Acri, donne protagoniste al Premio Padula: presentato il romanzo di Nuccia Benvenuto
All'appuntamento hanno partecipato alcuni studenti delle quinte classi degli Istituti superiori della città silana
Continua, ad Acri, la quattordicesima edizione del Premio nazionale Vincenzo Padula. L’altro ieri la kermesse è stata aperta dalla proiezione di “Diaz-non pulire questo sangue”, nell’ambito del seminario a cura di Giovanna Taviani. All’appuntamento hanno partecipato alcuni studenti delle quinte classi degli Istituti superiori di Acri. Stamattina, invece, gli studenti hanno assistito alla proiezione di “Sole, cuore, amore”.
Nel frattempo, in attesa della serata finale in programma oggi, sabato 11 novembre, due giorni fa si è svolta, in collaborazione con l’Associazione Fidapa, la presentazione del romanzo di Nuccia Benvenuto, scrittrice di Corigliano Rossano, intitolato Presente remoto, edito da Do it human Editori.
«Attraverso questo romanzo abbiamo la possibilità di poter raccontare e narrare ancora di più la storia delle donne, che si intreccia inevitabilmente con quello che è l’universo maschile». Dice ai nostri microfono Libera Reale, presidente dell’associazione Fidapa, sezione di Acri. «Noi siamo un’associazione che opera e cerca di agire su un territorio che è della donna ma senza dimenticare – dice Reale -, anzi, cogliendo sempre l’occasione di poter trattare confrontare l’universo maschile e femminile»
La trama di Presente remoto
La protagonista del romanzo di Nuccia Benvenuto è Isabella Canova, una nota scrittrice di romanzi gialli. Isabella vive a Roma, infelice del suo matrimonio e dei suoi rapporti familiari. Alla ricerca di ispirazioni per il suo nuovo libro si imbatte in un vecchio articolo che racconta le vicende di una nobildonna, Isabella Gonzaga, esorcizzata perché ritenuta vittima di possessione demoniaca.
Oltre all’omonimia, ciò che convince la scrittrice ad avventurarsi in un mondo in cui il presente si sovrappone incredibilmente con il passato è il fatto che la storia narrata è accaduta in un piccolo borgo calabrese, lo stesso dal quale provenivano i suoi nonni materni. D’impulso, la protagonista decide di partire per toccare con mano un presente remoto che la lega a spiriti del passato, spinta da un’insolita forza interiore, ma soprattutto da un anelito di cambiamento.
La scoperta della verità grazie a un vecchio professore e una serie di incontri casuali concluderanno il percorso di ricerca storica della scrittrice, ma la porteranno verso un viaggio di rivelazione personale, anche grazie alla rievocazione dei momenti salienti delle vite di donna Isabella Gonzaga e di Diana Campolongo: due figure legate dal filo del silenzio imposto dagli uomini del loro tempo. Per donna Isabella gli incontri d’amore, a partire dal primo con Giovan Battista Monforte, fino al momento brutale dell’esorcismo; per Diana la reazione violenta e ricattatoria del marito che la condizionerà permanentemente.
Poesia, musica e… pittura
Nel corso dell’evento, anche l’esecuzione di arie barocche Donne e amori tra deliri e dolci tormenti (Francesca Donato, Debora Pecora, Laura Marchianò) e l’esposizione dei dipinti di Lucia Paese e Monica Siciliano.
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