Aiello Calabro, è nato il Polo culturale diffuso
La prima antologia degli autori locali ha dato il via a un nuovo corso per il Comune in pieno fermento culturale
Con la presentazione del volume digitale, che diventerà cartaceo a dicembre, “Aiello ad litteram. Scritti, ricuordi e cartoline”, finanziato dal Comune di Aiello Calabro, il 6 novembre scorso al Teatro Comunale di Aiello Calabro si è annunciata la nascita del “Polo culturale diffuso” che tocca una tappa importante con l’apertura della Biblioteca Comunale che si associa al già presente Teatro e al Museo della Civiltà Contadina, tre gioielli che insistono su un centro storico d’eccellenza.
Il progetto finanziato da POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 – Asse–Azione 6.8.3 Avviso pubblico “Misure di sostegno per biblioteche e archivi storici pubblici”, Progetto “UNA BIBLIOTECA PER TUTTI”, ha reso possibile l’attuazione di un “sogno” che l’Amministrazione e il team di artisti ed esperti che sta lavorando in sinergia da tempo può finalmente dire di avere sfiorato. La strada è ancora lunga perché ora che le infrastrutture sono realizzate e gli eventi avviati, il processo di coinvolgimento della gente e di formazione di una coscienza civica culturale è la sfida che tutti gli operatori devono affrontare.
A dare supporto all’operazione sarà anche il gruppo libero “DE PUBLICA OPINIONE” costituito da giovani professionisti che hanno a cuore il territorio e che studiano strategie in sinergia con esperti e studiosi nazionali per supportare le operazioni di “abitare” il territorio. Ed è proprio questo il tema che è emerso dal confronto che ha visto protagonisti il sindaco Luca Lepore, l’assessore alla cultura Olga Terranova, i due curatori del volume Gisa Guidoccio e Bruno Pino, l’editore Marco Marchese, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacuccie l’ospite speciale, esperto del settore, Antonio Chieffallo, presidente del Premio Muricello.
Moderati dalla regista e performer, direttore del Teatro Comunale di Aiello Calabro, Angelica Artemisia Pedatella, i protagonisti della serata hanno rimarcato l’importanza di un’operazione che ha messo nero su bianco secoli di produzione letteraria rimasta sommersa di autori di Aiello Calabro e del circondario, mettendo in evidenza la ricchezza culturale di un borgo che cerca un rilancio fortissimo e, attraverso la valorizzazione della memoria, richiama le coscienze alla riflessione di sé, atto preliminare di ogni azione politica di contrasto allo spopolamento. Invertire la rotta e sostituire ai termini “resistere” e “restare” quello di “abitare” è la sfida vera del gruppo “DE PUBLICA OPINIONE” che è salito sul palcoscenico per raccontarsi e offrire sostegno alle attività che Aiello è pronto ad inaugurare. Importanti gli interventi di Chieffallo e Iacucci, che sottolineano gli effettivi risultati economici e sociali di un’azione culturale lungimirante e curata.
Ormai Aiello è pronto a lanciare una sfida culturale importante. Pronto anche il team della Compagnia Teatrale BA17 che da tempo si prende cura del Teatro e collabora attivamente con l’Amministrazione. Pronti ad affrontare il percorso che questo prezioso volume avrà, con una serie di eventi decisi proprio dal palcoscenico in una dimensione di dialogo aperto con il pubblico presente, i due curatori del volume Gisa Guidoccio e Bruno Pino hanno affrontato un lavoro lunghissimo e complesso, un lavoro che ha visto raddoppiare l’antologia che dalle iniziali 180 pagine è arrivata a contarne ben 360. Sforzo enorme anche da parte dell’editore che ha reso flessibile il progetto editoriale in funzione dell’azione collettiva di restituire valore al circuito culturale del territorio. Importanti le parole spese dal sindaco Luca Lepore sulla volontà di proseguire un lavoro di valorizzazione ereditato dal passato e proiettato verso il futuro con la piena collaborazione del team amministrativo ma anche di tutti i professionisti disseminati sul territorio. A chiudere la manifestazione, i versi della poesia di Franco Pedatella tratta dall’antologia, con la precisa ricostruzione del mondo sociale e dell’artigianato ricchissimo presente ad Aiello fino a pochi decenni fa e che oggi bisogna ricostruire per rilanciare definitivamente il borgo e la sua incredibile identità.