martedì,Settembre 10 2024

Cosenza, nel Partito democratico è “rissa continua”

Dopo la sospensione di Pecoraro e le dimissioni di Mazzuca arriva l'addio di Lettieri: «Qui nessuno pensa alle Provinciali». E i vertici regionali tacciono

Cosenza, nel Partito democratico è “rissa continua”

Si sta sbriciolando come un grissino la segreteria provinciale del Pd cosentino. Il primo a sbattere la porta è stato il segretario provinciale, Vittorio Pecoraro. Questi aveva tentato una mediazione con i consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua. Le cose non sono andate come previsto e anziché trovare un accordo sulla composizione della nuova segreteria è finita con l’autosospensione di Pecoraro dalle sue funzioni di segretario. Sospensione motivata con una dura lettera in cui definisce il partito una comune anarchica, ingovernabile, dove la linea di indirizzo viene dettata da alleanze che si compongono e scompongono a seconda delle convenienze del momento.

Ma non è stato il solo, Pecoraro, a gettare la spugna. Anche il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, si è dimesso dalla carica di responsabile degli enti locali. Anche lui con una lettera in cui denuncia che «Si è chiesto a Vittorio Pecoraro di fare piazza pulita di tutta la Segretaria provinciale in carica – svela Mazzuca – in cambio del massimo impegno a favore del Partito in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale».

Terzo a dimettersi in ordine di tempo è il vicesegretario della Federazione, l’avvocato Matteo Francesco Lettieri. Anche lui torna sull’irresponsabilità di alcuni dirigenti che si accapigliano sugli strapuntini della segreteria mentre ci sono le difficili elezioni provinciali da organizzare. «Dopo essere stato completamente escluso da qualsivoglia discussione circa la composizione della Segreteria Provinciale – scrive l’avvocato nelle sue dimissioni – sono rimasto totalmente inascoltato sulla necessità di iniziare a lavorare alla composizione delle liste per le imminenti elezioni provinciali di Cosenza – una delle provincie più importanti e vaste d’Italia. È da oltre un mese, infatti, che il sottoscritto sta chiedendo un incontro per discutere di questa importantissima questione, rimanendo del tuo inascoltato».

«Il Partito Democratico, infatti, sembra interessato soltanto a risolvere le liti interne che sono emerse in questi mesi, invece di discutere di temi molto più importanti, quali le competizioni elettorali che ci interesseranno a breve e a medio termine». Insomma come scrivono i tre dimissionari la questione va ben oltre l’assetto della segreteria provinciale e si spinge fino alle imminenti elezioni. Ci sono le provinciali dove sfidare il centrodestra e le Europee dove Cosenza è chiamata a fare la sua parte. Il clima però non c’è. Anzi per usare le parole di Pecoraro «Non c’è stato intervento, congresso o formula di pacificazione che abbia retto in tutti questi anni».

Siamo ancora quindi a una sorta di royal rumble e in tutto questo è assordante il silenzio della segreteria regionale che pure Mazzuca ha chiamato in ballo nella sua lettera «gli organismi regionali e nazionali del Partito non possono far finta di non vedere e di non sentire Anzi devono intervenire con energica tempestività. Per ripristinare le regole dell’agibilità democratica. Il Partito non può essere ostaggio di faide cannibalesche, che, già tanti guasti hanno prodotto. La vicenda delle elezioni regionali grida, ancora, vendetta».
Le provinciali sono destinate ad essere un nuovo caso di sconfitta politica?