venerdì,Dicembre 8 2023

Cosenza venerdì in piazza per Giulia Cecchettin

Le attiviste dopo un'assemblea: «Pretendiamo azioni concrete, educazione sentimentale e sessuale nelle scuole, più finanziamenti ai centri antiviolenza, ai servizi sociali e a tutte quelle associazioni che ogni giorno si spendono per contrastare una piaga sociale che miete centinaia di vittime all’anno»

Cosenza venerdì in piazza per Giulia Cecchettin

Dopo la presa di posizione del Centro Antiviolenza Roberto Lanzino, a seguito di una partecipata assemblea cittadina, anche attivisti e attiviste diCosenza hanno deciso di dare un segno concreto e manifestare la loro contrarietà a quanto accaduto. E’ stato infatti deciso di scendere in piazza per Giulia Cecchettin venerdì 24 novembre alle ore 18 in piazza XI settembre.

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«Siamo stanche e arrabbiate di dover vivere in un costante stato d’allerta, di doverci proteggere dalla violenza di uomini che non sono malati, ma sono i figli di un sistema educativo e valoriale in cui noi veniamo percepite come oggetti di loro proprietà. Siamo stanche – si legge in una nota – di dover fare attenzione quando torniamo a casa, siamo stanche di temere per la nostra vita se prendiamo un treno di notte, non vogliamo più dover pensare a come vestirci per evitare di essere molestate per strada».

«Abbiamo paura, spesso all’interno delle nostre stesse case – continua il comunicato – perché la maggior parte delle violenze avviene proprio per mano di chi ci sta a fianco; abbiamo paura a lavoro dove le molestie e i ricatti sono all’ordine del giorno. Di fronte a istituzioni cieche, mute e sorde, che si ricordano della violenza di genere soltanto nelle date comandate, riempite di inutili conferenze, e che ogni tanto dipingono una panchina di rosso, vogliamo dire basta alle azioni simboliche che non ci tutelano e che non cambiano di una virgola il presente».

«Pretendiamo azioni concrete, educazione sentimentale e sessuale nelle scuole, più finanziamenti ai centri antiviolenza, ai servizi sociali e a tutte quelle associazioni che ogni giorno si spendono per contrastare una piaga sociale che miete centinaia di vittime all’anno. Non serve – concludono- nessun minuto di silenzio, non è il momento di stare zitte, non lo saremo mai più».

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