sabato,Febbraio 8 2025

Liceo Fermi di Cosenza, la Fisica Lucia Votano: «Ragazzi, coltivate sempre il dubbio»

L'istituto ha ospitato la prima donna a ricoprire la la carica di direttore del laboratorio del Gran Sasso. «Penso a Giulia morta perché le chiedevano di rallentare gli studi, terribile»

Liceo Fermi di Cosenza, la Fisica Lucia Votano: «Ragazzi, coltivate sempre il dubbio»

Alle undici in punto anche il liceo Scientifico “Fermi” ha spento i microfoni per Giulia. Nella giornata internazionale dedicata ai Raggi Cosmici, il liceo cosentino ha raccolto i ragazzi nell’Aula Magna per parlare di stelle, Universo, di scoperte e dubbi. Lucia Votano, Fisica di calibro internazionale, prima donna a ricoprire la carica di direttrice dei laboratori del Gran Sasso, guarda davanti a sé con gli occhi lucidi mentre il silenzio avvolge la stanza. L’onda emotiva che ha travolto il Paese dopo l’uccisione di Giulia Cecchetin, è corposa e bollente e tutti si sentono coinvolti da una perdita tinta di rabbia e dolore. Le sue foto, che circolano sui social e sui giornali, chiudono la gola. Il suo viso non è diverso dalle tante ragazze che stamattina occupavano i posti nell’aula magna. Sentirla così vicina, rende il lutto familiare.

«Penso a Giulia e a chi le chiedeva di rallentare»

«Ai ragazzi dico sempre di coltivare il dubbio e non fidarsi di dogmi, ma studiare, dimostrare, verificare sempre tutto – ci dice Lucia Votano, una delle scienziate più importanti d’Italia -. Le donne hanno preso più spazi rispetto al passato, sicuramente la situazione è migliorata rispetto a quando ho cominciato a studiare Fisica io, ma c’è tanta strada. Nel campo della scienza la presenza delle donne ancora non è numerosa come dovrebbe e molte che si iscrivono e si laureano, poi si perdono per strada. È un po’ come un tubo pieno di buchi: solo poche gocce arrivano a destinazione. Penso a Giulia, che voleva arrivare fino in fondo, e al suo assassino che le chiedeva di rallentare con gli studi per stare al suo passo. Non dobbiamo farlo, non dobbiamo rallentare».

Uno sguardo sull’Universo dai banchi

La dirigente Rosanna Rizzo è orgogliosa dell’evento a cui ha partecipato la scuola che dirige da pochi mesi. «Coinvolgere i ragazzi in iniziative di questo tipo è davvero importante e oggi c’è stata grande partecipazione a questo progetto che ci vede live insieme ad altri istituti e a ben duecento studenti». Fermi di Cosenza, IIS di Tropea, A. Volta di Reggio Calabria, E. Fermi di Catanzaro, E. Siciliano di Bisignano e S. Patrizi di Cariati, erano collegati per l’International Cosmic Day (ICD), organizzato a Cosenza grazie al supporto dei ricercatori e delle ricercatrici del Gruppo Collegato INFN di Cosenza e dell’Università della Calabria (Unical). Insieme all’ospite d’onore, la professoressa Lucia Votano, anche i professori Davide Passarelli e Giorgia Tassoni e il docente di Fisica dell’Unical Marco Schioppa che ha parlato dell’origine dei raggi cosmici. «È importante parlare ai ragazzi con linguaggi diversi da quelli a cui siamo abituati a usare nelle aule universitarie – dice il professore che guida un gruppo di ricerca per l’adeguamento dell’Atlas all’interno del grande acceleratore di particelle di Ginevra -. La scuola svolge il suo ruolo e lo fa bene, così come gli insegnanti, magari si dovrebbe parlare di un adeguamento dei programmi e della necessità di introdurre più ore di laboratori».

Il Gruppo Collegato INFN di Cosenza ha messo a disposizione delle sei scuole calabresi un delicato strumento in grado di misurare il numero di particelle ionizzanti che, attraversando un certo materiale plastico, emettono un debolissimo lampo di luce ogni volta, per rendere gli studenti partecipi di un momento non solo teorico ma pratico.

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