Cosenza, lo striscione per Giulia Cecchettin appeso fuori dal Marulla
Il gruppo Anni 80 ha scelto una frase tratta dalla poesia dell’architetto e attivista femminista peruviana Cristina Torres Caceres
“Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima. Ciao Giulia”. È lo striscione che campeggia all’ingresso 15 della Curva Nord Massimiliano Catena al San Vito-Marulla di Cosenza. A firmarlo gli Anni 80 che lanciano un messaggio netto contro il femminicidio.
La frase è tratta dalla poesia dell’architetto e attivista femminista peruviana Cristina Torres Caceres scritta nel settembre 2017 dopo il femminicidio di una giovane studentessa, Mara Castilla, morta in Messico. Da allora la poesia è diventata un inno di denuncia contro la violenza di genere e i femminicidi in tutto il mondo. Sui social è stata condivisa da migliaia di utenti in post e storie dedicate. Citata anche da Elena Cecchettin, sorella di Giulia trovata morta sabato scorso, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta.
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