L’intervento | San Marco Argentano, il vicesindaco: «Su chiusura primo intervento nessun atto formale»
«La Regione Calabria ha in corso di elaborazione un piano per la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza, che certamente non potrà e non dovrà prevedere decisione diversa dal mantenimento»
In merito alle infondate voci circolate nei giorni scorsi nella nostra comunità, nella qualità di componente dell’esecutivo del comune di San Marco Argentano, intendo prendere posizione e chiarire, nei suoi reali aspetti la vicenda, a seguito di interlocuzioni con i vertici sanitari provinciali e regionali. Innanzitutto è da lodare l’interesse e l’impegno dei vari comitati, dei cittadini e dei professionisti, che hanno a cuore le sorti del nostro ex presidio ospedaliero e più in generale della sanità nel nostro territorio. L’auspicio però è che si possano condividere iniziative al fine di creare sinergie, in grado di affrontare e salvaguardare efficacemente il diritto alla salute. L’Amministrazione Comunale, per come ha sempre fatto, è disposta a collaborare con tutti ed a far proprie iniziative e/o idee elaborate da comitati e/o da semplici cittadini e professionisti.
E’ opportuno però che vengano anche sottolineati gli obiettivi che sono stati raggiunti, con l’impegno di persone condiviso dall’Amministrazione Comunale. Così come è opportuno che le notizie che vengono diffuse, debbano essere preventivamente verificate, per evitare di creare allarmismi inutili, in una popolazione che negli anni ha visto sempre più diminuire il livello dei servizi sanitari.
In merito alla notizia chiusura del nostro punto di primo intervento, è necessario sottolineare che la problematica è da tempo seguita dall’Amministrazione Comunale, unitamente alla sorte di tutti gli altri servizi sanitari del nostro territorio e della stessa notizia, quindi, si è parlato con i vertici dell’ASP in un incontro avuto nei mesi scorsi, confermata anche nelle ultime e recenti interlocuzioni. Allo stato non esiste alcun atto formale che riguarda il nostro punto di primo intervento. La Regione Calabria ha in corso di elaborazione un piano per la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza, che certamente non potrà e non dovrà prevedere la chiusura del nostro punto di primo intervento. Le scelte sanitarie che la Regione Calabria ha adottato negli ultimi venti anni, hanno provocato danni gravissimi al sistema sanitario regionale. Se si dovesse decidere di chiudere i punti di primo intervento, la situazione già oggi insostenibile dei pronti soccorsi degli ospedali attivi, si aggraverebbe in maniera irreversibile. Il punto di primo intervento di San Marco Argentano, ha nell’ultimo anno erogato circa 4 mila prestazioni, che potrebbero notevolmente aumentare, se la struttura venisse dotata di ulteriori strumentazioni e quindi in grado di offrire ulteriori servizi. Un sentito ringraziamento va al personale tutto che lavora presso la nostra struttura per la loro professionalità e per l’impegno con il quale portano avanti il lavoro ed in particolare a coloro che lavorano presso il punto di primo intervento. E’ doveroso ringraziare l’On.le Pasqualina Straface per il chiarimento dato sul futuro del nostro P.P.I. L’Amministrazione Comunale per come ha sempre fatto, sarà sempre vigile affinchè il nostro territorio non venga ulteriormente privato di servizi sanitari essenziali. Evidenzio che nei gironi scorsi il Sindaco Virginia Mariotti, anche nella qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci del territorio, in materia, ha chiesto un incontro al Presidente On.le Roberto Occhiuto, al fine di sollecitare una sempre maggiore attenzione alle problematiche sanitarie del territorio, per conoscere i tempi dell’attuazione della programmazione sanitaria regionale, che prevede la realizzazione nella nostra città di un ospedale di comunità e di conseguenza per definire i tempi degli interventi di ristrutturazione e di ammodernamento della nostra struttura sanitaria, utilizzando i cospicui finanziamenti già ottenuti.
Il Vice Sindaco San Marco Argentano con delega alla Sanità Avv. Antonio Artusi