Corigliano Rossano, aggressione a Schiavonea: 5 anni a Erion Beqiri Beqiri
Verdetto nel caso di tentato omicidio avvenuto nel dicembre 2022, il 47enne pluripregiudicato condannato nel contesto dell'inchiesta antidroga "Karaburun"
Il verdetto è stato pronunciato oggi nel processo a carico di Erion Beqiri Beqiri, un cittadino albanese di 47 anni, al termine di un procedimento con rito abbreviato presso il Tribunale castrovillarese. Il giudice per l’udienza preliminare, Simone Falerno, ha condannato l’imputato a una pena di 5 anni di reclusione.
La vicenda risale a quasi un anno fa, precisamente alla sera del 17 dicembre 2022, quando Roberto De Rosis, un 38enne incensurato residente a Schiavonea, frazione marina di Corigliano Rossano, fu accoltellato sul retro di un piccolo bar lungo Viale Salerno, a pochi passi dal porto. Gravemente ferito, De Rosis riuscì ad allontanarsi e a chiedere aiuto nel retro della chiesa dedicata a Santa Maria ad Nives.
Le indagini condotte dai carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale portarono rapidamente all’individuazione del presunto aggressore, Erion Beqiri, anch’esso residente a Schiavonea e noto alle autorità per precedenti penali. Beqiri si consegnò volontariamente in caserma dopo essere stato braccato, e successivamente fu rinchiuso nel carcere di Castrovillari.
Il contesto criminale di Beqiri emergeva già da un altro procedimento: era infatti sotto processo nell’ambito dell’inchiesta antidroga “Karaburun“, condotta dalla Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro, accusato di organizzare un consistente traffico e spaccio di sostanze stupefacenti a Schiavonea. Nonostante la conclusione del processo, il movente dell’aggressione a De Rosis rimane avvolto nel mistero.