mercoledì,Novembre 6 2024

Processo “Valle dell’Esaro”, discussa la posizione di Fabio Giannelli

La difesa dell'imputato ha affrontato diversi temi, dalle intercettazioni alle propalazioni del collaboratore di giustizia Roberto Presta

Processo “Valle dell’Esaro”, discussa la posizione di Fabio Giannelli

Processo “Valle dell’Esaro” alle battute finali. Ieri si sono tenute altre discussioni difensive nell’ambito del procedimento penale contro una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico operante, secondo la procura antimafia di Catanzaro, tra Roggiano Gravina, Tarsia, Spezzano Albanese, San Marco Argentano, San Lorenzo del Vallo, Terranova da Sibari e finanche Castrovillari e Mendicino. La sentenza sarà emessa il 19 dicembre 2023.

Nella giornata di ieri tra le posizioni trattate davanti al collegio composto dal presidente Carmen Ciarcia (giudici a latere Marco Bilotta e Urania Granata) c’è stata quella dell’imputato Fabio Giannelli, difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca. La Dda, rappresentata dal pm antimafia Alessandro Riello, ha chiesto 21 anni di carcere per il presunto promotore e organizzatore del gruppo capeggiato dalla famiglia Presta di Roggiano Gravina.

Nel corso del suo intervento, il legale Rocca ha affrontato diversi temi. Tra i più importanti senza dubbio ci sono le intercettazioni e la presunta inattendibilità del collaboratore di giustizia Roberto Presta, più volte apostrofato dal penalista come il “Signor mo’ non ricordo” rispetto alle varie risposte offerte dal pentito nel controesame delle difese.

Secondo l’avvocato Rocca, Presta si è più volte contraddetto non offrendo alcuna prova di quanto sostenuto in sede di requisitoria dalla pubblica accusa. Il difensore di Fabio Giannelli ha messo in discussione anche i reati-fine, mancando (dal suo punto di vista) la figura del presunto acquirente e la sostanza venduta. Secondo la difesa dell’imputato inoltre dalle captazioni non emergerebbe nessuna responsabilità in tema di narcotraffico, ma si evincerebbero dei dialoghi riferiti a prestiti forse a tassi usurai e non circoscritti al pagamento di una cessione di droga.

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