Il Cosenza affonda a Cittadella, ma recrimina per un rigore su Tutino (2-0)
Vita e Salvi sbrigano la pratica nel primo tempo. Caserta è sempre più in bilico nonostante dica di godere della fiducia di Guarascio e Gemmi. I lupi urlano per un penalty non concesso
I rossoblù inanellano la terza sconfitta consecutiva, segno che il ko nel derby ha lasciato così tante scorie che non sono bastate due settimane per venire a capo di un problema che inizia a diventare evidente. Se nelle altre gare i Lupi erano crollati nel secondo tempo, in Cittadella-Cosenza è stata la prima frazione di gioco a risultare fatale. Il triste filo conduttore è la sterilità offensiva che sembra terribilmente condizionare tutti i componenti della prima linea.
Inutile evidenziare che Caserta, sebbene abbia detto che gode della fiducia del Presidente Guarascio e del direttore sportivo Gemmi, vivrà ore molto particolari in cui la sua panchina sarà motivo di riflessione in seno alla società. Ad oggi la squadra non vede la luce in fondo al tunnel. Da Cittadella, alla quinta vittoria consecutiva, si torna soltanto con l’immagine dei 500 fan assiepati nel settore ospiti che sventolano i vessilli e intonano i propri cori anche dopo il 90′.
Uno-due del Cittadella
Caserta opta per un assetto molto offensivo, schierando Praszelik e Zuccon in mediana e liberando in attacco i “fab four”. Davanti a Micai, invece, tornano dall’inizio D’Orazio e Venturi. Anche Gorini non si discosta dal suo marchio di fabbrica, il 4-3-1-2, e punta in attacco sull’ex Pandolfi. Il Cosenza approccia meglio al match, ma al primo tiro in porta passa il Cittadella. Merito di Vita che capitalizza al massimo un calcio di punizione da 25 metri generato da un fallo di Venturi. Parabola perfetta, a mezza altezza, che non lascia scampo a Micai.
La mezzala veneta sfiora il raddoppio al 21’: fuori di un soffio il suo destro secco. Dall’altra parte Tutino invoca un penalty, apparso netto, per una spinta di Pavan. L’arbitro e la sala Var preferiscono sorvolare. Il direttore di gara indica tuttavia il centro del campo al 26’ dopo che Salvi ruba il tempo a Forte, svetta più alto di tutti e realizza il gol del 2-0 su azione di corner. Fino al break gli ospiti si vedono ancora con Tutino e con Mazzocchi, ma entrambi sbagliano mira. Il discorso vale anche per Pittarello che spreca un contropiede di Pandolfi.
Ripresa sterile del Cosenza
Nella ripresa Marras si fa subito male: problema muscolare, entra Voca. Mazzocchi dopo un paio di giri d’orologio ha l’occasione per accorciare la distanza, ma sbatte su Kastrati uscito a valanga. Il resto della contesa è un timido palleggio del Cosenza, come al solito didascalico, che non dà chissà che sbocchi. I calabresi reclamano un altro penalty per una carambola che termina sul braccio di un difensore di casa, ma non si rendono mai veramente pericolosi. Gorini al triplice fischio finale si gode il quindicesimo punto in appena cinque partite: numeri da big.