Ospedale di Cosenza a secco di farmaci. Mancano anche guanti e siringhe
A rischio anche le terapie oncologiche. Alla base del disservizio pare ci sia il mancato espletamento di una gara per l’approvvigionamento dei dispositivi di prevenzione individuale
Nell’Unità Operativa Complessa di farmacia dell’ospedale di Cosenza si sta raschiando il fondo del barile. Da qualche tempo sono carenti le forniture dei presidi medico-chirurgici quali guanti, mascherine e persino siringhe, stent, cateteri ed aghi a farfalla per i prelievi di sangue e le flebo. Ma anche alcune tipologie di farmaci, in particolare quelli per la somministrazione delle terapie oncologiche, con i medici del reparto impegnati nel garantire ugualmente le cure nelle tempistiche stabilite dai piani terapeutici.
Gli stessi dirigenti medici dell’Unità Operativa Complessa di Farmacia, retta dalla facente funzioni Carmela Oriolo, sono in affanno per cercare di garantire la corretta distribuzione in corsia di quanto viene quotidianamente richiesto. Non è chiaro se il disagio sia da ricondurre ad un problema nella gestione amministrativa degli acquisti oppure ad un ritardo nelle consegne da parte di alcune imprese operanti in ambito sanitario. Fonti vicine alla direzione generale di Via San Martino sostengono che già in giornata è atteso un carico significativo di materiale e che nella prossima settimana la situazione tornerà alla normalità. Discordanti invece le versioni rispetto alle motivazioni che hanno condotto a questa fase critica. Le più accreditate riferiscono, tra l’altro, del mancato espletamento di una gara per l’approvvigionamento dei dispositivi di prevenzione individuale cui non si è fatto fronte attraverso la concessione di una proroga al titolare del precedente affidamento. Per le terapie vi sarebbe invece una carenza anche nei depositi delle cause farmaceutiche.
Tra l’altro, nelle prossime settimane, ai vertici dell’Uoc di Farmacia di Cosenza è atteso un avvicendamento con il passaggio dell’Unità sotto l’egida dell’Università della Calabria e la conseguente nomina di un nuovo primario che assumerà anche le funzioni di docente nel corso di laurea in medicina e chirurgia Td attivato all’ateneo di Arcavacata.
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