Cosenza, vescovi sulle barricate contro il Ddl Calderoli. Checchinato: «Sud più povero»
L'Arcivescovo della Diocesi Cosenza-Bisignano: «Che tristezza l’approvazione dell’autonomia differenziata in Senato. Ma i cristiani presenti e votanti stanno dalla parte dei ricchi in maniera pregiudiziale?». Anche Savino contrario
Che Giovanni Checchinato e Francesco Savino, rispettivamente Arcivescovo della Diocesi Cosenza-Bisignano e Vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio, non fossero due prelati tradizionali era ormai noto. Le loro battaglie orientate ad una società che garantisca diritti e uguaglianza e contro la criminalità organizzata sono di dominio pubblico. Le loro prese di posizioni nei mesi scorsi hanno catturato titoli di giornali e strappato applausi in piazze “rosse”, dove solitamente i vescovi non sarebbero stati ascoltati con piacere.
Invece addirittura mandano in visibilio le platee. Un esempio? Il 10 giugno scorso a Cosenza la Cgil aveva organizzato, insieme alla Uil, un corteo di protesta contro l’autonomia differenziata. Al termine della sfilata si sono registrati diversi interventi fra cui proprio quello di Monsignor Checchinato che, dopo aver partecipato al corteo, svolse un discorso molto appassionato, catturando gli applausi convinti della folla soprattutto quando al microfono ha detto «Durante il corteo ho letto uno striscione bellissimo. Diceva che di differenziata ci piace soltanto quella della spazzatura».
Questa mattina è tornato alla carica. «Che tristezza l’approvazione dell’autonomia differenziata in Senato». Questo l’incipit di un post su “X”, la piattaforma social che ha preso il posto di Twitter. A scriverlo però non è un esponente del Pd o del M5s bensì proprio Gianni Checchinato. Il suo post continua domandandosi «Ma i cristiani presenti e votanti in Senato hanno dimenticato la Scrittura, i Padri della Chiesa? Stanno dalla parte dei ricchi in maniera pregiudiziale? #secessionedeiricchi». Parole che non lasciano certo adito a dubbi su quale sia la posizione del Presule sulla questione.
La posizione del vescovo di Cosenza non è isolata. Anche il suo “collega” della Diocesi di Cassano all’Ionio, Monsignor Francesco Savino, è più volte intervenuto sul tema. In uno dei suoi ultimi interventi pubblici, prima di partire per il Kenya, il Vescovo ha affrontato il tema nell’ambito di un dibattito sulla sanità. Il contesto non è stato certo casuale. Se infatti si volesse capire gli effetti che potrebbe produrre l’autonomia differenziata basta guardare a come le Regioni hanno ridotto la sanità pubblica al di sotto di Roma.
Tornando al Vescovo, questi ha detto di essere «seriamente preoccupato sul disegno di legge sull’autonomia differenziata. Se dovesse passare questa legge, diventeremo ancora più poveri. E l’ora di non fare silenzio, è l’ora di osare. È l’ora del popolo delle beatitudini. Popolo basta con la paura». Monsignor Francesco Savino è anche Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. La Cei anche è stata chiara sulla vicenda. Il Corsera, ad esempio, riporta un virgolettato del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.
«Vale la pena percorrere questa strada? – disse – E’ un modo perché l’Italia possa diventare più solidale? Perchè ci si possa aiutare reciprocamente, sapendo anche del grande divario che c’è tra una parte e l’altra dell’Italia?». La posizione di netta contrarietà della Chiesa è quindi evidente. Nei prossimi giorni a Reggio Calabria si riunirà la Cec (Conferenza episcopale calabra). Vedremo se licenzierà un documento ufficiale sul tema, ma i suoi componenti sembrano avere già le idee chiare.