Ospedale della Sibaritide, i tempi più lunghi: manca la variante
Cantiere fermo da un anno e mezzo. Sui ritardi accumulati dalla Regione c’è chi insinua che a remare contro sia Cosenza che vedrebbe alterati gli equilibri a suo favore. Ma la consigliera regionale Pasqualina Straface tranquillizza: «L’opera sarà completata nei tempi previsti»
Ed anche gennaio è passato, inesorabile. L’ottimismo che trapelava dai corridoi della Cittadella regionale in estate si è subito trasformato in un cupo pessimismo. E non solo perché i lavori nel cantiere dell’ospedale della Sibaritide sono ormai fermi da un anno e mezzo. Gli impegni – o così sembrava – riconducevano ad un arco temporale preciso: le attività in cantiere sarebbero dovute riprendere tra l’anno vecchio e gennaio 2024. Ed invece, ad oggi, nulla si muove in contrada Insiti, terra di mezzo tra Rossano e Corigliano.
Alcune fonti rivelano, infatti, che la variante proposta dalla società D’Agostino (la società concessionaria dell’opera) alla Regione (il concedente) – utile ad aggiornare al 2024 un ospedale nato vecchio perché progettato nel 2013 e coi lavori avviati nel 2019 con tutte le conseguenze e le ricadute economiche del caso legate alla bolla speculativa e, quindi, ad un’impennata dei prezzi – pare non sia mai stata autorizzata dalla Regione.