Autonomia differenziata, il Pd di Cosenza sta con Succurro: «Da Loizzo frasi sessiste»
I democrat si inseriscono nel dibattito interno al centrodestra dopo la sortita della presidente della Provincia: «Ora però sia coerente con quanto affermato»
«Consideriamo Rosaria Succurro una delle nostre principali avversarie politiche sul panorama territoriale. Siamo stati sul campo opposto nel momento della sua elezione sia come Sindaco di San Giovanni in Fiore, sia come Presidente della Provincia di Cosenza, e sia come Presidente ANCI Calabria. Siamo tutt’ora praticamente l’unica forza di opposizione in Consiglio Provinciale. Non è, dunque, nostra intenzione difenderla Succurro, a cui non abbiamo mai fatto sconti. Siamo però rimasti turbati dalle parole della Senatrice leghista Simona Loizzo che, per attaccare la collega di coalizione Rosaria Succurro e difendere il suo leader Roberto Calderoli, si è abbandonata a espressioni sessiste e dal forte carattere discriminatorio contro il sud, oltre che di scherno per la comunità di San Giovanni in Fiore (“Masanielli con la gonna”, “muine neoborboniche”, “donna di San Giovanni in Fiore”)».
La Federazione provinciale del Partito Democratico di Cosenza attacca senza sconti la deputata cosentina della Lega e lo fa con una nota dove ne spiega le motivazioni. «Da parte nostra – dicono i democrat – abbiamo sempre sostenuto che la battaglia contro l’autonomia differenziata e il regionalismo differenziato non può essere confinata negli schieramenti politici e non possiamo che prendere atto del “moto di coscienza” della Presidente Succurro che, con parole nette, ha definito il DDL Autonomia contrario alle esigenze e alle istanze delle autonomie locali. Speriamo ora che il suo “grido per tutelare l’eguaglianza dei cittadini e l’unità del Paese” sia accolto, in primis, dalle forze che l’hanno votata in questi anni. Per questo sosteniamo la necessità di un Consiglio Provinciale a Cosenza sui temi dell’autonomia differenziata, come chiesto ieri dai nostri consiglieri provinciali».
«Chiediamo però alla presidente Succurro – dicono ancora il segretario Vittorio Pecoraro e gli altri dirigenti del Pd cosentino – di essere coerente e convocare, nel frattempo, i senatori cosentini del centrodestra per chiedere conto delle loro scelte. I parlamentari calabresi che hanno votato sì al DDL, infatti, non solo hanno tradito il Sud e la Calabria, ma hanno anche approvato un modello disfunzionale di organizzazione dei rapporti fra Stato e Regioni, che farà perdere competitività al Paese e genererà il caos sul panorama delle competenze».
«Tuttavia – si legge ancora – invitiamo la Presidente Rosaria Succurro a liberarsi dal macigno sul cuore e a dirci tutta la verità sullo stato dei rapporti centrodestra calabrese e italiano. La questione non si può liquidare come una schermaglia fra Succurro e Loizzo. Soprattutto in vista delle elezioni europee, è ormai palese che le forze che appartengono formalmente al Partito Popolare Europeo e aderiscono al suo manifesto sono incompatibili con soggetti come la Lega, alleati di partiti di destra estrema e radicale come “Alternativa per la Germania”. La Presidente Succurro sia, dunque, molto vigile su quello che il Presidente Occhiuto finge di non sapere, cioè la progressiva cannibalizzazione da parte di Fratelli D’Italia e Lega del centrodestra calabrese a danno suo e delle forze più centriste della coalizione di maggioranza che lo sostiene. Noi nel frattempo, saremo dall’altra parte, a costruire un’alternativa democratica per i calabresi».