giovedì,Ottobre 10 2024

Cosenza, la rigenerazione urbana riparte dalle… Seppie

Il progetto mira a valorizzare i quartieri storici della città attraverso un processo di rigenerazione urbana che integra l'innovazione digitale con la tradizione e l'artigianato locale

Cosenza, la rigenerazione urbana riparte dalle… Seppie

Prende il via nel centro storico di Cosenza il nuovo progetto di rigenerazione urbana guidato dal collettivo de La Rivoluzione delle Seppie. Iper-collettivo di professionisti e nomadi creativi, che ha la propria base nel centro di Belmonte Calabro (CS), La Rivoluzione delle Seppie è considerato come esempio virtuoso a livello nazionale in tema di riattivazione culturale: un esperimento formativo riconosciuto tra i più rilevanti nel suo genere, che lavora per la riconfigurazione delle cosiddette “aree marginali” in luoghi del possibile, sia a livello globale che nell’ambito dei sistemi territoriali locali.

Il nuovo progetto, sostenuto e promosso dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza – e che sarà interamente svelato in un incontro pubblico programmato nel prossimo mese – mira a valorizzare i quartieri storici della città attraverso un processo di rigenerazione urbana che integra l’innovazione digitale con la tradizione e l’artigianato locale.

Centralità della comunità, sostenibilità, inclusione, e la valorizzazione della storia e dell’unicità di ciascun quartiere sono i pilastri su cui si fonda il progetto. Dal 27 febbraio prende il via il primo step delle attività previste con il “Laboratorio di Riuso Creativo”: rivolto ai minori che abitano nel centro storico, il laboratorio è guidato da Lotta Senza Quartiere ODV e dall’artista Alfano, e prevede cinque incontri complessivi, ognuno a cadenza settimanale, fino al 9 marzo.

Il primo incontro prevede una passeggiata ecologica, durante la quale rifiuti e/o altro materiale di scarto verranno raccolti e successivamente selezionati per la creazione di una installazione artistica. Nel secondo incontro si progetterà l’elaborazione dei materiali selezionati al fine di produrre un’opera pubblica che verrà collocata all’interno del contesto urbano. Successivamente, avverrà la collocazione delle stessa nel centro, dopo una valutazione in gruppo effettuata a seguito di una passeggiata urbana. L’ultimo incontro, in programma per il 9 marzo, prevede la restituzione alla comunità, guidata dai partecipanti al laboratorio.

Il progetto è realizzato grazie al supporto dell’associazione Lotta Senza Quartiere ODV, che, guidata dagli attivisti Teresa Paese e Christian Cosentino, dall’inizio della propria attività nel 2017 lavora nel centro storico con l’obiettivo di fornire uno spazio sicuro per i bambini residenti nei quartieri della città vecchia – in particolar modo del quartiere Santa Lucia – uno spazio che possa farsi costruttore di possibilità, di azioni e ricerca-azione, nel quale sperimentare le ricadute di interventi educativi e rieducativi. Assieme a loro anche l’intervento dell’artista/educatore Roberto Alfano, che da sempre nella sua pratica lavora sulla commistione tra pittura, scultura e installazioni site-specific, in un esercizio di lettura e interpretazione della realtà che può essere di natura visionaria, terapeutica o di autoanalisi. A partire da questi presupposti, la sua ricerca si è aperta agli altri, diventando opera-luogo relazionale e generativa.

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