mercoledì,Novembre 13 2024

I nomi dei 17 arrestati nell’inchiesta sulla depurazione in Calabria

C'è anche un obbligo di presentazione alla p.g. Cinque i pubblici amministratori indagati, diciotto complessivamente le misure cautelari. Sei le società sottoposte a sequestro per un valore di dieci milioni

I nomi dei 17 arrestati nell’inchiesta sulla depurazione in Calabria

Sono 18 le persone colpite da misura cautelare (4 in carcere, 13 ai domiciliari e un obbligo di firma) e 34 depuratori in tutta la Calabria interessati dell’odierna indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro. Le ipotesi di reato contestate sono inquinamento ambientale, frode in pubblica fornitura, traffico illecito di rifiutiSei le società sottoposte a sequestro per un valore di 10 milioni di euro.

Agli arresti (in carcere) i titolari delle società che gestivano i depuratori. Secondo quanto ricostruito nell’ambito delle indagini, le società si sarebbero aggiudicate le gare d’appalto con ribassi, in un caso del 54%, che non avrebbe consentito lo svolgimento effettivo del servizio. Sarebbe stato omesso il servizio di manutenzione degli impianti determinando sversamento delle acque reflue. Inoltre, sarebbero stato falsificati i formulari per lo smaltimento dei rifiuti e pagati da parte delle amministrazioni servizi nei fatti non eseguiti dalle società assegnatarie degli appalti.

In particolare su 34 impianti di depurazione sarebbe stata accertata la mala gestione, su 11 di questi è ipotizzato il reato di inquinamento ambientale con conseguenti sversamenti nei fiumi, mare e terreni circostanti. Un caso particolare riguarda il depuratore di Montepaone dove alla foce del fiume Beltrame nel golfo di Squillace sarebbero stati rilevati valori di inquinamento delle acque più del doppio di quelle normali. Altre irregolarità sono state riscontrate al depuratore di Caraffa di Catanzaro, autorizzato anche allo smaltimento delle acque reflue provenienti dagli 34 oggetto di accertamenti. Secondo quando emerso, le acque non sarebbe state trattate e smaltire correttamente bensì sversate nei corpi idrici e nei terreni circostanti (clicca su avanti per leggere i nomi degli indagati)

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