Dalla Sila il grido d’allarme «Situazione difficile, noi agricoltori rischiamo di affondare»
Lisa Andrieri, nonostante tutto, continua a provarci. «Fare la semina e la piantagione ormai è un azzardo. Ma i miei figli mi danno la forza e la voglia di non mollare, loro hanno progetti qui»
Lidia Andrieri, figlia d’arte, contadina, imprenditrice, mamma. Dopo il nonno, il papà che ha saputo fare tante cose con grande passione nel suo terreno agricolo alle porte della Sila Grande. Da alcuni anni c’è Lidia. Che nella terra è nata e ha vissuto già da bambina. Instancabile, non si ferma mai. Anche se ora resiste alla grave crisi dell’agricoltura nel mondo. Resiste e spera. Lidia soffre per i tanti ragazzi stanno lasciando la Calabria. Eppure in agricoltura manca manodopera. È una cosa strana.
«Sì sembra strano, in questi anni ho avuto molto ragazzi e signore a lavorare al mio fianco, avevano volontà e bisogno di lavorare, ma nonostante tutto non avevano amore per ciò che facevano. Questo non è lavoro per tutti, è un lavoro solo per chi ama la terra, la natura, non teme di sporcarsi le mani di terra e di camminare a piedi nudi nei ruscelli». Inevitabile approfondire la situazione che sta diventando molto difficile per le imprese agricole.