A Pasqua conviene più un volo per gli Usa che per la Calabria
Ancora una volta raggiungere la nostra regione per una festa comandata diventa un salasso. Tariffe alle stelle e prezzi da tratta internazionale
Altra festa comandata, altro giro di giostra, tanto vince sempre il banco. Nel carosello della transumanza aerea verso casa dei tanti calabresi che vivono fuori regione, la “casella” di Pasqua vale (quasi) quanto quella di Natale o delle ferie estive e assicurarsi un biglietto per trascorrere qualche giorno a casa, come in ognuna di queste occasioni, può arrivare a costare un patrimonio. E più la data “comandata” si avvicina più le cose peggiorano, con i posti che iniziano a scarseggiare e con i biglietti che diventano ogni giorno più cari. Un malcostume irritante e che si ripropone ogni volta uguale a sé stesso. Un malcostume che colpisce i tanti fuori sede (studenti e lavoratori, ogni anno sempre più numerosi) e che si abbatte sulle speranze turistiche di una regione che, proclami a parte, diventa costosissima anche solo da raggiungere dalle principali città italiane.
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