giovedì,Gennaio 16 2025

Amaco, 2 bus elettrici pronti all’immatricolazione. Il curatore: «Ora anche gli altri 20»

L'udienza sul reclamo dell'azienda contro il fallimento è slittato al 10 aprile. Caldiero: «Siamo ancora in esercizio. Per questo riteniamo che Cometra debba consegnarci questi autobus»

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La speranza di tenere in vita l’Amaco, è legata all’esito del reclamo depositato in Corte d’appello a Catanzaro contro la decisione, assunta lo scorso 16 novembre dal tribunale fallimentare, di rigettare la richiesta di concordato preventivo. Il ricorso pendente ha indotto il giudice a rinviare al mese di luglio l’esame dello stato passivo e a disporre la proroga dell’esercizio fino al 30 settembre. Le attività dunque procedono, ma il futuro dei 132 dipendenti rimane profondamente incerto. Se il fallimento dovesse essere confermato infatti, bisognerà mettere la società in liquidazione.

Il rateo chilometrico in concessione ad Amaco, per il quale la Regione versa un corrispettivo di circa due milioni di euro annui, sarebbe rilevato da un altro soggetto imprenditoriale, eventualmente anche da uno dei consorziati di Cometra, a cui la Regione ha affidato in regime transitorio l’espletamento del servizio pubblico di trasporto locale. Questo passaggio aprirebbe la strada verso un assorbimento del personale di Amaco, al netto di esuberi e prepensionamenti, in capo all’azienda subentrante. Nel frattempo, in attesa di conoscere l’esito del reclamo, e quindi del destino di Amaco, l’udienza è slittata al 10 aprile, il curatore della liquidazione giudiziale Fernando Caldiero, è impegnato nel garantire la qualità del servizio anche attraverso l’impiego di nuovi autobus.

Due completamente elettrici prodotti dalla Karsan, già nel piazzale della sede di contrada Torrevecchia, sono in procinto di essere immatricolati. Per altri venti veicoli ibridi, acquistati da Cometra con un finanziamento statale a fondo perduto per il novanta percento dell’importo, l’entrata in servizio dipende da una risoluzione di una diatriba in corso con il presidente del Consorzio Ernesto Ferraro «il quale – ha detto Caldiero al nostro network – ovviamente tende a difendere gli interessi del Consorzio, di cui fa parte pure Amaco, mentre il mio compito è quello di tutelare gli interessi dei creditori. I due autobus elettrici della Karsan stanno per ottenere la targa e quindi presto potranno viaggiare in città e fruibili dall’utenza. Abbiamo ottenuto il godimento in usufrutto dei due mezzi».

«Anche gli altri venti autobus ibridi – informa il curatore – sono stati assegnati al servizio da espletare nella città di Cosenza. Abbiamo stipulato per la loro acquisizione nel mese di settembre, quindi prima della sentenza di fallimento emessa dal tribunale, un accordo con Cometra con la formula della vendita con patto di riservato dominio di cui rivendichiamo la regolarità poiché, nonostante il fallimento, Amaco è ancora in esercizio quindi ha titolo per eseguire il contratto. Per questo riteniamo che Cometra debba consegnarci questi autobus».

La vendita con patto di riservato dominio consente all’acquirente di godere subito di un bene, in questo caso gli autobus, senza versare il corrispettivo ma accedendo ad un pagamento rateale. Il venditore però si riserva la proprietà fino alla ricezione dell’ultima rata. Si tratta però di un istituto normalmente accessibile da aziende in bonis, mentre come detto su Amaco pende il concreto rischio di finire in liquidazione. Cometra teme evidentemente che, in caso di conferma dello stato di fallimento, i venti autobus, il cui valore complessivo supera i cinque milioni di euro, possano rimanere vincolati alla massa passiva. Per cui, prima di perfezionare il passaggio formale ad Amaco, preferisce attendere gli esiti del reclamo.

«Naturalmente – precisa Caldiero – le posizioni contrapposte sono rappresentate all’insegna del dialogo reciproco e dell’assoluta correttezza, tenendo però presente che le due parti hanno il compito di tutelare interessi diversi». La situazione di stallo però, determina il mancato utilizzo di questi autobus, sottraendoli all’utenza in una fase nella quale il rinnovo dei mezzi consentirebbe di offrire un servizio più adeguato. Anche se, grazie al ripristino delle emettirici dei biglietti a bordo, a maggiori controlli e ad un’applicazione per smartphone per l’acquisto di titoli di viaggio in tempo reale, gli incassi si sono più che triplicati. Nel video in allegato di articolo l’intervista a Fernando Caldiero tratta dalla trasmissione Dentro la Notizia in onda su La C Tv

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