Laboratorio Civico all’attacco di Pd e M5S: «A Bari garantisti, a Rende manettari…»
Il gruppo dei manniani evidenziano la disparità di azione da parte del centrosinistra dinanzi alla presenza della commissione d'accesso nei due Municipi
«Si resta basiti di fronte alla doppiezza delle azioni. Quelli del campo largo scendono giustamente in piazza compatti in difesa del Comune di Bari minacciato di scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose. Tuttavia, mesi addietro, a Rende i rappresentanti politici espressione delle medesime forze hanno inscenato un siparietto che poco spazio lasciava all’immaginazione. Sfilando ad una manifestazione contro le mafie, hanno difatti sostenuto esplicitamente lo scioglimento del comune».
Parole del Laboratorio Civico che puntano il dito contro il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico che, dopo qualche mese dalle operazioni Reset e Mala Arintha sfilarono per le strade della città arrivando nei pressi del Municipio. Una manifestazione, quella, che segnò il punto di rottura tra la maggioranza del gruppo Manna e i partiti tradizionali di centrosinistra, grillini inclusi.
«È evidente – aggiunge il Laboratorio Civico – che da una analoga situazione si possono trarre due conclusioni diverse a seconda delle persone coinvolte, delle circostanze o degli obiettivi in gioco. Ma l’uso di due pesi e due misure riflette un atteggiamento generalmente considerato ingannevole e sleale, simile al gioco doppio. Questo fenomeno è sempre più diffuso in politica, soprattutto in Calabria, dove la verità si trova spesso in un labile confine tra interessi, giochi di potere e assenza di visioni indirizzate al bene comune. In un contesto in cui le governance locali sono così pressanti, è fondamentale operare con coerenza e trasparenza, evitando qualsiasi forma di ambiguità che minacci l’integrità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini».