L’INTERVISTA | Posteraro: «In Tribunale a Cosenza un contatore dei suicidi in carcere»
Il segretario della Camera Penale bruzia rilancia il tema dell'amnistia e dell'indulto: «Per noi è l’unica soluzione possibile per far fronte ad una situazione gravissima»
Lo scorso 20 marzo gli avvocati penalisti si sono astenuti dalle udienze su iniziativa dell’Unione delle Camere penali per sensibilizzare sul tema delle carceri. «È un punto per noi fondamentale. In un recente convegno abbiamo spiegato come le iniziative del Legislatore non siano adeguate all’emergenza delle case circondariali e delle condizioni dei detenuti. Abbiamo rilanciato il tema dell’amnistia e dell’indulto. Per noi è l’unica soluzione possibile per far fronte ad una situazione gravissima». Lo sostiene Gabriele Posteraro, segretario della Camera penale bruzia e componente dell’Osservatorio dell’Unione delle Camere penali italiane denominato “Informazione Giudiziaria, media e processo penale”.
Ospite questa mattina nei nostri studi, ha lanciato un’operazione di sensibilizzazione verso i temi che riguardano le questioni che investono la presunzione d’innocenza e del giusto processo. «Lo faremo anche con strumenti nuovi: per la precisione blog e interviste. Ecco perché riteniamo che questa battaglia vada condotta al fianco dei giornalisti, magari sottoscrivendo un codice deontologico comune».
«Il processo mediatico è un filtro applicato al processo penale che affievolisce le garanzie dell’imputato. La nostra posizione è minoritaria, ma lo sappiamo – ha detto ancora Posteraro -. Abbiamo dalla nostra la serenità che ci offre una lettura attenta dei principi costituzionali». In apertura di articolo l’intervista video integrale.