Cosenza, Tutino aggancia Tatti. Davanti a lui solo i mostri sacri Marulla, Lucarelli e Negri
Con il gol di ieri Tutino si lascia alle spalle Zaniolo e Riviere agganciando il vecchio capitano dei Lupi. Ma lui sogna in grande
Gennaro Tutino è il santo a cui il Cosenza si è votato per centrare la salvezza. Nella classifica marcatori è terzo alle spalle di Pohjanpalo del Venezia e di Brunori del Palermo, ma solo perché ha saltato quasi un mese per infortunio. Ad ogni modo già da metà febbraio ha eguagliato Gigi Marulla, in quanto unici due calciatori della storia del Cosenza ad essere andati in doppia cifra per due stagioni in Serie B. Strada facendo, tuttavia, si è dato nuovi obiettivi individuali puntando adesso ad altri primati, da perseguire insieme a quelli del collettivo.
Con il gol di ieri si è lasciato alle spalle Igor Zaniolo, papà di Nicolò, che nel 2001-2002 si impose all’attenzione del grande pubblico ed Emmanuel Riviere che nel 2019-2020 trascinò i Lupi alla salvezza. Entrambi si sono arrestati a quota 13 centri. Adesso anche il podio non è poi così distante, ma è occupato da tre mostri sacri della storia del club. Nel frattempo, realizzando il 14esimo gol stagionale, ha raggiunto il vecchio capitano dei Lupi Tomaso Tatti che 1998-199 segnò a raffica.
E poi? poi ci sono i mostri sacri del Cosenza Calcio. Pallottoliere fermo a 15 acuti per Gigi Marulla (1990-1991) e Cristiano Lucarelli (1995-1996). Ancora distante, ma che se dovesse essere raggiunto implicherebbe quanto meno una festa ad hoc, c’è Marco Negri. Nel torneo 1994-1995 infilò il portiere avversario in 19 occasioni. Gennaro Tutino ha tutto appuntato sul suo taccuino, con l’amore del popolo dei Lupi nulla è impossibile. «Si può sempre arrivare a venti – ha detto con un certo ottimismo ieri in conferenza stampa –. Mancano ancora cinque partite…».