Parco del Pollino inserito tra i Distretti del Vino. Accordo tra Coldiretti e Airbnb
Firmata l'intesa per sostenere una nuova forma di turismo dalle crescenti potenzialità. Selezionati per prima fase anche le Colline del Prosecco in Veneto e i Castelli Romani nel Lazio
Patto oggi tra Airbnb, la piattaforma internazionale di viaggio e Coldiretti, la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo con un milione e seicentomila associati, per la promozione e la riscoperta dei distretti del vino italiani al di fuori delle tradizionali mete turistiche. Lo hanno ufficializzato a Vinitaly in occasione del convegno “I luoghi del vino, eccellenza made in Italy e strategie per il turismo diffuso”. Tra questi c’è anche il Parco del Pollino in provincia di Cosenza.
L’impegno di Airbnb nel promuovere l’enoturismo costruisce sulla popolarità della categoria Vigneti, che consente agli ospiti di cercare un alloggio in zone di coltura della vite. I pernottamenti nei vigneti sono aumentati del 400% nel 2023 rispetto al 2022, con oltre 880mila visitatori ospitati e una durata media del soggiorno di 3,88 notti. La campagna Airbnb-Coldiretti è volta a promuovere e rafforzare la tradizione vitivinicola italiana attraverso la rete di host, che fungeranno da ‘ambasciatori’ del territorio.
Inizialmente, Airbnb e Coldiretti hanno individuato tre distretti vitivinicoli d’eccellenza in cui le conoscenze e le competenze tradizionali sono tramandate di generazione in generazione: Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (TV) in Veneto; I Castelli Romani (RM) nel Lazio; Il Parco del Pollino (CS) in Calabria. La campagna è di ampia portata e comprende un approccio su più fronti in ciascuna delle tre aree di interesse del Paese, tra cui: un sito web dedicato (disponibile in italiano e in inglese) per ogni distretto; Webinar per gli host delle tre regioni coinvolte per fornire loro approfondimenti sull’iniziativa; Una campagna di sensibilizzazione via e-mail agli host della zona per incoraggiarli a sostenere il progetto e dotarli dei materiali dell’iniziativa; Diffusione sui media a tutto campo, attraverso la stampa e le piattaforme digitali per ampliare la conoscenza dell’iniziativa.
«La partnership di Airbnb con Coldiretti è orientata a promuovere un turismo sostenibile che rispetti le comunità locali e l’ambiente. La nostra collaborazione mira a rafforzare l’economia dei micro e piccoli agricoltori in Italia attraverso questi percorsi dedicati. Crediamo fermamente che questo sostegno non solo promuova un modo di viaggiare più sostenibile, ma contribuisca anche alla vitalità del settore turistico» ha detto Valentina Reino, Head of Public Policy & Campaign di Airbnb Italia.
«Un accordo come questo è la dimostrazione di come la crescita del fenomeno dell’enoturismo confermi il vino come valore aggiunto per il nostro made in Italy. Per questo è stato importante il lavoro fatto dalle nostre aziende, dalle cantine e dagli agriturismi italiani, per rendere i luoghi del vino sempre più mete di vacanza e visite da parte dei tanti turisti italiani e stranieri. Da noi visitare una cantina non è un’azione commerciale, è un’esperienza di storia, gusto, passione e futuro» ha commentato Ettore Prandini, Presidente nazionale Coldiretti.
Sono oltre sei milioni le notti trascorse tra le vigne nel 2023 dagli enoturisti italiani e stranieri che hanno preso d’assalto strutture agrituristiche, bed&breakfast e case vacanza con l’obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Terranostra Campagna Amica e Airbnb diffusa in occasione dell’apertura del Vinitaly, con le esperienze del turismo in cantina mostrate dal vivo nello stand della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa.
L’identikit delle preferenze degli enoturisti è tracciato dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sul fenomeno, con 15 milioni di italiani che hanno avuto esperienze di turismo in cantina. Ben 8 cittadini su 10 si dichiarano poi intenzionati a farlo. Accanto alle tradizionali degustazioni di abbinamento di vino e ai corsi di cucina, non mancano le attività innovative che catturano l’interesse degli appassionati.
Un 24% dichiara di essere interessato a pratiche sportive e salutistiche nelle vigne, tanto che ci sono strutture che propongono yoga e pilates in mezzo ai filari o percorsi in bicicletta, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Ma c’è anche un 26% che punta alla vinoterapia e ad attività di benessere con prodotti ricavati dalla vite e dal vino, trainati dalla crescita dell’agriwellness, mentre un 31% chiede concerti e spettacoli organizzati in mezzo ai vigneti.