Cosenza, la Commissione Attività Istituzionali approva il manifesto di sostegno al Pride 2024
La presidente Chiara Penna: «Promuoveremo l’educazione socio affettiva ad esempio rendendo la carriera alias uno strumento diffuso ed ascoltando le varie esigenze della comunità trans intersessuale e non cis genere»
«Come già noto, il sindaco Franz Caruso ha subito accolto la richiesta di patrocinio e supporto logistico giunta dall’Arcigay Cosenza per il prossimo Pride che si terrà il 22 giugno nella nostra città. Con la richiesta di patrocinio è pervenuto anche il manifesto politico che è stato portato all’attenzione della commissione Legalità e Attività Istituzionali che presiedo dal consigliere Francesco Alimena. Preso atto dei contenuti e della necessità di perseguire concretamente ogni azione espressione di rivendicazione dei diritti di libertà e uguaglianza, in un contesto storico sempre più autoritario e repressivo, ho immediatamente convocato la riunione della Commissione con all’ordine del giorno la discussione del manifesto e la sua votazione». Lo ha detto in una nota la presidente della Commissione Legalità e Attività Istituzionali Chiara Penna.
«Non c’erano dubbi sul fatto che i consiglieri di minoranza, estrinsecazione della destra estrema al governo, avrebbero espresso voto contrario – ha spiegato l’avvocato penalista -. E così è stato, confermando quanto accaduto sette anni fa, quando l’amministrazione Occhiuto si rifiutò di concedere il patrocinio al Pride. Dopo l’intervento di Alimena, che ringrazio anche per aver raccontato l’origine e la storia del Pride, ha espresso la sua contrarietà il consigliere Francesco Caruso. Voto favorevole invece da parte dei Consiglieri Commodaro, Turco (FCS) Graziadio, Trecroci (DP), Mascaro (PD), Golluscio (PsI) e Frammartino (misto)».
«Un motivo in più per rendere ancora più urgente e necessario agire a livello locale richiamando nuovamente l’attenzione sul fatto che l’attuale governo ha fatto sì che molti nuclei familiari omogenitoriali si siano visti annullati i propri diritti. Ancora, è necessario ricordare che non è possibile l’adozione piena per le coppie omogenitoriali e per i single, che c’è molta disinformazione su orientamento sessuale ed identità di genere e che è proprio questo che provoca discriminazione e violenza. Dunque – ha aggiunto Chiara Penna – condividendo la Commissione legalità e attività istituzionali tutto quanto contenuto nel manifesto, lo scopo è quello di promuovere l’educazione socio affettiva ad esempio rendendo la carriera alias uno strumento diffuso ed ascoltando le varie esigenze della comunità trans intersessuale e non cis genere».
«Proprio l’istituzione di un registro dedicato alle persone trans la cui corretta identità di genere non è ancora riconosciuta dalla Stato – conclude l’esponente socialista – è una delle cose che proporremo con il consigliere Francesco Alimena, come mozione a breve in Consiglio. Tutto allo scopo di contrastare le idee omobitransfobiche purtroppo molto diffuse e costruire una società in cui ogni individuo possa esprimersi liberamente ed autenticamente senza paura».