Il ponte tibetano tra Maierà e Grisolia tra le priorità della Provincia di Cosenza | VIDEO
É inserito nel Piano delle Grandi Opere. Con i suoi 1.162 metri sarà il ponte sospeso più lungo del mondo e sorgerà alle estremità collinari dei due comuni
Il progetto del ponte tibetano che collegherà le comunità di Maierà e Grisolia cammina spedito verso la realizzazione. Un altro importante tassello è stato aggiunto nel corso di una conferenza che si è tenuta nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza in occasione della presentazione del Piano delle grandi opere. “Il ponte che unisce”, questo il nome originario, è stato selezionato tra i cinquantasette progetti contenuti nel Progetto strategico di sviluppopresentato dalla Pooling Engineering e considerata opera prioritaria.
«Siamo orgogliosi di questo risultato che segna un passo significativo per concludere l’iter di progettazione e realizzare di questa opera strategica per la Riviera dei Cedri e per l’intera Provincia di Cosenza, che punta a valorizzare e rendere attrattivo il nostro amato territorio – è stato il commento a caldo del sindaco di Grisolia, Saverio Bellusci-. Un ringraziamento alla presidente della Provincia, Rosaria Succurro, e ai tecnici che ci hanno supportato in questo percorso».
Il ponte tibetano più grande del mondo
L’opera, con suoi 1.162 metri di lunghezza, sarà il ponte tibetano più lungo del mondo. «”Il ponte che unisce” – ha detto ai microfoni di LaC News24 il sindaco Bellusci – è un progetto di connessione. Ne trarrà vantaggio non solo la Riviera dei Cedri, ma tutta la Calabria». Sulla decisione della Provincia di Cosenza di inserirlo tra le opere strategiche e prioritarie ha detto, invece: «Siamo molto soddisfatti, perché questo passo ci porta agli step successivi. Il prossimo è indire la conferenza dei servizi per ottenere tutte le autorizzazioni, poi sarà necessario redigere il progetto definitivo e presentarlo al Mise, il Ministero Sviluppo Economico, affinché possa concedere le somme utili per la realizzazione. La cifra prevista sfiora i 9 milioni di euro. «Credo che per la fine dell’anno potremo ottenere il decreto di finanziamento, poi per la realizzazione e per tutto il resto bisognerà attendere il 2025 o il 2026».