65 comuni chiamati al voto fra grandi sfide e lotta allo spopolamento
Il turno di giugno vedrà centri importanti come Corigliano Rossano o Montalto, ma anche tanti piccoli comuni dove si fa ormai fatica a trovare candidati
Sabato alle dodici si sono consegnate le liste per partecipare al rinnovo di sindaco e consiglio comunale di sessantacinque centri in provincia di Cosenza. Ci sono grandi comuni che sono chiamati al voto e il cui risultato elettorale ha un valore politico che valica i confini territoriali.
Ci riferiamo in primis a Corigliano Rossano, terza città della Calabria dopo la fusione, in cui Flavio Stasi è chiamato a riconfermarsi con l’appoggio di tutto il centrosinistra. Di fronte avrà la consigliera regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface, investita direttamente dal presidente Roberto Occhiuto. Giusto per capire qual è la posta in palio, lo stesso Occhiuto, durante la conferenza stampa di metà mandato, ha detto di non essere interessato alle vicende politiche dei territori, ma di aver messo la faccia solo a Corigliano Rossano. Lo ha fatto perchè Stasi, sull’investimento da venti milioni di euro sul porto della multinazionale Baker Hughes «lo ha fatto arrabbiare». Evidente quindi che la cifra politica di questa sfida va oltre Corigliano Rossano e per qualcuno potrebbe protrarsi anche fino alla Cittadella fra due anni e mezzo.
C’è anche Montalto Uffugo chiamato al voto. Qui l’amministrazione uscente, quella di Pietro Caracciolo, si è sfaldata come cenere di sigaretta e non è riuscita ad esprimere un candidato. In campo allora c’è Biagio Faragalli, l’ex consigliere regionale Mauro D’Acri e il sindacalista di lungo corso Emilio Viafora.
Montalto non è un centro qualunque, bensì è destinato a diventare il centro logistico dell’area urbana con la nuova stazione ferroviaria che dovrebbe realizzare Rfi, la bretella di collegamento rapido con l’Unical e il futuro (forse) erigendo nuovo ospedale di Cosenza e il Comac che prima o poi bisognerà decidere cosa farne.
Fra gli altri comuni c’è Mendicino che ha vissuto il paradosso di vedersi dichiarato il dissesto finanziario ad una manciata di giorni dal voto. Anche qui stiamo parlando di un centro che ha conosciuto un grande sviluppo negli ultimi anni e che dovrebbe contribuire a controbilanciare verso Sud lo sviluppo urbanistico dell’area urbana. Potremmo continuare con l’elenco perchè ci sono anche molti centri turistici importanti come Diamante o Altomonte.
Ci sono però anche, e questo è forse il dato più interessante, decine di piccoli comuni. Si tratta delle aree interne, piccoli paesini che combattono ogni giorno contro l’isolamento e lo spopolamento progressivo. Un fenomeno che si tocca con mano in occasione delle elezioni comunali, quando i riflettori si accendono anche sul più piccolo dei borghi. Eppure proprio questa è la vera politica, quella di prossimità, che affronta i problemi reali sulla base di interessi davvero comuni. Finiti i partiti, sono loro la vera palestra per tanti giovani che vogliono mettersi in gioco per la loro comunità, anche se ci rimettono tempo e fatica. Un fenomeno però su cui pesa moltissimo il fenomeno dello spopolamento e la situazione in cui versano molti comuni. Ne sono una prova la difficoltà che c’è stata in molti centri di trovare candidati sindaco e anche consiglieri. Discorso a parte meriterebbe poi il problema dell’astensionismo che sta raggiungendo cifre importanti anche in elezioni tradizionalmente partecipate come le comunali.
Noi di Cosenza Channel ci siamo divertiti molto a raccogliere le liste di tutti i candidati al turno elettorale dell’8 e 9 giugno. Lo abbiamo fatto incrociando giornalismo old style fatto di contatti e telefonate per reperire tutti i nominativi e nuove tecnologie. Inevitabilmente abbiamo incrociato tante storie, abbiamo toccato con mano il polso dei nostri paesi magari piccolissimi, ma che fanno parte della nostra identità. Vorremmo allora incoraggiare chi sfida lo spopolamento e si mette in gioco per cambiare le sorti di molti nostri piccoli o piccolissimi paesi che meriterebbero un’attenzione costante da parte delle istituzioni per il loro rilancio. Ma in attesa che ciò avvenga, la partecipazione è quello che bisogna recuperare perchè anche se tu non ti occupi di politica, la politica comunque si occupa di te
Buona campagna elettorale a tutti.