Filice e Bafaro lasciano gli arresti domiciliari, nuova decisione del Riesame
I giudici del Tdl hanno applicato ai due imputati il divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali, imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche ex art. 290, per la durata di sei mesi
Il tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale ha accolto l’appello cautelare avanzato dalle difese di Germano Filice e Maria Grazia Bafaro, difesi dagli avvocati Cesare Badolato e Francesco Bruno, sostituendo – in ottemperanza al monito della Suprema Corte di Cassazione che aveva annullato l’ordinanza del riesame – la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella, meno afflittiva, del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali, imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche ex art. 290, per la durata di sei mesi.
I due imputati sono coinvolti nel procedimento penale della procura di Catanzaro relativo alla contestazione mossa ai finanzieri Ercole Iorio e Antonio De Fazio, i quali avrebbero favorito una presunta associazione a delinquere interessata ad estrapolare una mole di dati relative a persone fisiche e giuridiche, attraverso accessi abusivi a un sistema informatico, a fronte del corrispettivo di rilevanti somme di danaro.