Cosenza, quel segnale lanciato da Caruso che Guarascio non può ignorare

Il messaggio che ha lanciato il sindaco di Cosenza Franz Caruso viaggia in un’unica direzione, riscattare Gennaro Tutino. Certo, chiunque è consapevole che rivederlo ancora in maglia rossoblù nel prossimo campionato sia difficile, ma completare l’operazione imbastita un anno fa rappresenterebbe il miglior biglietto da visita per la nuova stagione. Il sigillo della Città di Cosenza è un’onorificenza altissima, seconda soltanto alla cittadinanza onoraria. Conferirla ad un calciatore che ha dato lustro e inequivocabili segnali di attaccamento al territorio assomiglia molto da vicino ad un indirizzo politico.

Eugenio Guarascio è consapevole di tutto questo, tanto che sta cercando di far quadrare i conti e, soprattutto, capire se esistano veramente i presupposti per edificare la sua chiesa facendo poggiare la prima pietra all’erede di Gigi Marulla. Perché è di questo che parliamo: di un uomo, ancor prima che di un calciatore, in grado di scomodare e meritare il paragone più ingombrante di tutti. Dopo 20 gol da autentico trascinatore le offerte per il suo procuratore fioccheranno, ma il pallino, come lo stesso agente ha evidenziato in una nostra recente intervista, ce l’ha il Cosenza. E il Cosenza per Tutino ha ancora un mese di tempo. Può essere tanto, ma può essere anche poco.

Nel frattempo venerdì il bomber varcherà da star il portone di Palazzo dei Bruzi e il sindaco ribadirà in quella occasione che la città è onorata di aver potuto applaudire le sue gesta in campo. Dirà anche, perché lo ha già sottolineato in due comunicati ufficiali, cosa si aspetta da Guarascio per il futuro. Sotto l’aspetto dei risultati, il cambio passo nel torneo appena concluso è stato evidente e non glielo si può negare. Roberto Gemmi, che dovrebbe guidare ancora l’area sportiva, nel presentare Viali aveva parlato di obiettivo playoff. Ecco, è l’ambizione non solo di Franz Caruso, ma dell’intera città.