Amantea, Pellegrino dopo l’escalation criminale: «Sono preoccupato»
Domani consiglio comunale aperto in Piazza Falcone-Borsellino. L'amministrazione si è recentemente concentrata sulla lotta contro l'occupazione irregolare di spazi pubblici
Amantea è sempre più oppressa dalle intimidazioni che, con crescente violenza e regolarità, stanno condizionando la vita pubblica dell’ultimo comune affacciato sul tirreno cosentino. Dall’insediamento, l’amministrazione locale ha avviato politiche di risanamento e bonifica del territorio per contrastare pratiche e condotte illecite, alcune delle quali radicate da decenni. Domani, alle 10, si terrà un consiglio comunale aperto in Piazza Falcone-Borsellino dopo gli ultimi incresciosi episodi e per celebrare la Giornata della Legalità. La criminalità ha reagito a queste iniziative con atti violenti e incendiari. L’ultimo bersaglio è stato Salvatore Campanella, consigliere delegato al turismo e grandi eventi, a cui sono stati dati alle fiamme due veicoli.
Le principali cause di questa furia criminale sembrano legate all’opera di risanamento avviata dall’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Pellegrino. Oltre a diverse migliorie apportate alla macchina comunale, l’amministrazione si è recentemente concentrata sulla lotta contro l’occupazione irregolare di spazi pubblici, un fenomeno con cui la comunità di Amantea ha convissuto per troppo tempo. Questa azione, tra le altre, potrebbe essere all’origine della serie di atti incendiari culminati nell’intimidazione contro Campanella. Architetto di professione, il consigliere gestisce questioni delicate, tra cui la regolamentazione degli spazi pubblici a servizio del commercio.
«Aspetto con fiducia l’esito delle procedure avviate dagli organi inquirenti che stanno svolgendo le indagini a riguardo – ha commentato il sindaco Vincenzo Pellegrino – È del tutto evidente però che un minimo di preoccupazione, sia nel sottoscritto sia in tutta l’amministrazione, viene normalmente suscitata, per cui concludere adesso mi sembra un tantino affrettato ma se dovesse essere confermato un indirizzo politico per questi atti, certamente sarebbe abbastanza inquietante, probabilmente da mettere in relazione con tutte le recenti azioni che questa amministrazione ha avviato per effettuare il controllo del territorio e, soprattutto, la determinazione delle regole che devono giustamente normare la vita civile di questa comunità e anche la vita produttiva di questa città».
Pellegrino ha inoltre ribadito che ad Amantea «nessuno è solo». «Non è solo il consigliere comunale delegato ai grandi eventi e al decoro urbano, architetto Campanella. Nessuno dei componenti di questa squadra di governo è solo. Ci siamo presentati con l’obiettivo di normalizzare la città, riportandola sui binari del rispetto delle regole e delle procedure».
Sulla questione della tenenza dei Carabinieri che Amantea vorrebbe vedere attivata sul proprio territorio, il sindaco ha sottolineato che si tratterebbe «di un segnale di un’ulteriore presenza delle forze dell’ordine». «Non è che possa lamentare l’assenza dei carabinieri – ha specificato Pellegrino – anzi, assolutamente, né dei carabinieri, né della Polizia di Stato e neanche della Guardia di Finanza. Sono al nostro fianco, ci sostengono effettivamente in questa azione, che ripeto ancora una volta, è un’azione di civiltà e di normalizzazione di questa città».