sabato,Aprile 19 2025

Muri di legalità, la città di Scalea ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Giacomo Perrotta durante l'evento svoltosi il 23 maggio scorso: «Vorrei essere ricordato come quel sindaco che ha cercato di portare la città fuori dalle secche»

Muri di legalità, la città di Scalea ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Una giornata dedicata all’educazione alla legalità e al ricordo di tutte le vittime di mafia, due su tutti i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si è svolta a Scalea il 23 maggio scorso, in occasione della giornata della Legalità istituita dopo la strage di Capaci, in cui persero la vita, oltre a Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari.

L’attentato, avvenuto nel 1992, anticipò soltanto di qualche settimana quello di via Mariano D’Amelio, a Palermo, costato la vita al giudice Borsellino e ai cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Tra gli enti organizzatori dell’evento troviamo le associazioni “‘A Scalia vecchia”, “Punto Luce”, “Gianfrancesco Serio”, “Skalea Solidale”, “Banca del tempo” e la pro loco presieduta da Salvatore Licursi. L’evento ha ottenuto il patrocinio del Comune di Scalea e la presenza delle forze dell’ordine.

Una giornata importante

«Sono tre anni che abbiamo realizzato questo murale – continua Lombardo – e siamo riusciti, dopo tanto, a organizzare la giornata della legalità in questa piazza, intitolata “Largo della legalità”. Noi come associazione abbiamo voluto fortemente questa manifestazione, è importante perché tutti insieme, anche all’amministrazione comunale, vogliamo dare un segnale forte alla comunità e ricordare questo giorno».

L’esempio di coesione ed unione

Ormai è da tempo che partecipiamo a varie iniziative, specialmente quelle legate al mondo della legalità e al contrasto alle problematiche giovanili – afferma Matteo Libro Longo, presidente di “Skalea solidale” ed educatore -. Siamo qui per lanciare un messaggio: crediamo fortemente nella rete. Se facciamo vedere che anche noi associazioni siamo coese e unite verso un unico obiettivo, possiamo dare l’esempio, soprattutto per le generazioni oggi qui presenti».

La tragedia che cambiò il Paese: le parole del sindaco di Scalea

«Trentadue anni fa, ad occhio e croce, avevo l’età dei bambini che oggi sono sono qui. Fu un fulmine a ciel sereno – ricorda il sindaco Giacomo Perrotta, riferendosi al vile attentato che costò la vita a Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta -. Quel tragico evento cambiò il volto del Paese e ci ha fatto rendere conto che l’Italia avrebbe dovuto unirsi per la legalità e così è stato. I valori di Giovanni Falcone, e purtroppo un po’ più avanti di Paolo Borsellino – continua il primo cittadino -, sono andati avanti su gambe di altri magistrati, di altri uomini dello Stato che hanno veramente difeso la giustizia e la legalità e noi ricordiamo questo questo giorno alla presenza dei più piccoli, io dico sempre che si impara da piccoli a diventare grandi. Loro sono il nostro presente e saranno il nostro futuro. Quindi è necessario inculcare nelle giovani generazioni il rispetto delle istituzioni. Le cariche passano, gli uomini passano, ma quello che gli uomini, le istituzioni e le cariche lasciano in un Comune o in un governo non possono che essere ricordate. Io vorrei essere ricordato come quel sindaco che ha cercato di portare Scalea fuori dalle secche con tante difficoltà, per far innamorare nuovamente la gente, i miei cittadini, della legalità, della giustizia e del rispetto delle regole».

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