San Giovanni in Fiore, quando una scuola si trasforma in un’aula di tribunale
Gli allievi dell'IIS "Leonardo da Vinci" hanno rappresentato la storia di una giovane alla quale vengono scattate foto piuttosto compromettenti, in un contesto in cui la ragazza è stata ingannata e non era padrona di sé
Quando una scuola si trasforma in un’aula di tribunale, con i ragazzi che diventano giudici, imputati, avvocati, e tutti insieme entrano perfettamente nei personaggi, per raccontare, con punte anche drammatiche, la storia di una ragazzina alla quale vengono scattate foto piuttosto compromettenti, in un contesto in cui la ragazza è stata ingannata e non era padrona di sé.
Una storia di violenza e abusi che purtroppo capita quotidianamente, e che i ragazzi hanno vissuto in prima persona, ognuno nel proprio ruolo, riuscendo a conquistare un pubblico numerosissimo che ha partecipato all’evento nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Leonardi da Vinci di San Giovanni in Fiore. Il coinvolgimento del pubblico è stato notevole, come la partecipazione ai momenti più tesi, che i ragazzi hanno saputo vivere e trasmettere.
Gli allievi dell’IIS “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore hanno aderito al progetto grazie all’Associazione Ciak, con al centro i temi del bullismo e del cyberbullismo. Il titolo: “Un processo simulato per evitare un processo vero” è piuttosto eloquente e rende l’idea del vero obiettivo dell’iniziativa.
Notevole l’impegno dei docenti del Leonardo da Vinci: il professore Domenico Lacava (che è anche avvocato), i professori Tommaso Cannizzaro e Rosangela Veltri. Coinvolti 25 ragazzi di tutte le classi e degli indirizzi Agro e Chimico. La presenza di tanti docenti, guidati dal Dirigente Scolastico Pasquale Succurro, di diverse autorità e istituzioni, ha evidenziato l’importanza che si è inteso dare al progetto.
Il processo in aula, ma anche un progetto multimediale con la realizzazione di un cortometraggio presentato lo scorso 31 maggio presso il Teatro Garden di Cosenza che ha consentito agli stessi studenti di arrivare primi assoluti a livello regionale, tra i 119 Istituti Superiori calabresi che hanno partecipato.
Nell’ambito del progetto gli studenti del Leonardo da Vinci si sono recati presso l’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni in Fiore per comprendere meglio i meccanismi del processo, per poi recarsi presso il Tribunale di Cosenza dove hanno effettuato la simulazione ufficiale del processo.
Il copione proposto d’Associazione Ciak è intitolato “La Tavernetta“, con al centro la vicenda della ragazza fotografata seminuda proprio in una tavernetta, e successivamente la pubblicazione delle stesse foto da parte dei 3 bulli che avevano organizzato il tutto, con la ragazza che ha poi tentato il suicidio.