Cosenza, confronto Rende-Covelli sul traffico: «Garanzie su uno studio migliorativo della viabilità»
Per la consigliera di minoranza le analisi e i rilievi dovrebbero cocnentrarsi su via Misasi, via Popilia, la zona dei due fiumi e via 24 maggio
La consigliera di minoranza di Palazzo dei Bruzi, Bianca Rende, ha chiesto e ottenuto nei giorni scorsi un confronto con l’assessore ai Lavori Pubblici Damiano Covelli. L’argomento posto in essere riguardava le ultime innovazioni in tema di viabilità cittadina, diventato in un baleno trend topic a causa delle polemiche sul traffico nelle zone centrali di Cosenza. Anche il sindaco Franz Caruso ha affrontato il tema nella lunga intervista rilasciata alla nostra testata la settimana scorsa.
«All’assessore con delega ai Trasporti e Mobilità, ho esternato le mie perplessità in merito all’attuale organizzazione della viabilità – ha detto Bianca Rende -. Gli ho proposto di non seguire, come ampiamente avvenuto in passato, l’istinto e le suggestioni personali, né di attendere, come suggerito in alcune note di altri gruppi politici, la partenza operativa dell’Ato “mobilità e trasporti” (per come dovrebbe avvenire in un sistema regionale che funzioni) e il finanziamento del PUMS».
Per garantire un traffico più snello a Cosenza e ascoltare le voci di tutti i cittadini, Rende ha proposto a Covelli «di procedere senza indugio all’affidamento con fondi di bilancio di uno studio competente, tecnicamente approfondito e auspicabilmente partecipato, sulla mobilità cittadina, con particolare riferimento ai tratti che presentano maggiori criticità e che riguardano via Misasi, via Popilia, la zona dei due fiumi e via 24 maggio».
«Sono lieta di aver incontrato nell’assessore apertura e interesse rispetto a questa proposta – ha concluso l’ex candidata a sindaco -. Questo perché sono convinta che la Regione Calabria, perpetuando un discutibile atteggiamento da “vietato parlare al conducente”, continuerà a non “concedere” nulla a Cosenza di quanto gli spetta, suscitando sospetti di tipo elettoralistico rispetto a quello che sarebbe la virtuosa collaborazione tra enti e la giusta considerazione dei bisogni e dei diritti di un’area vasta come quella del capoluogo bruzio».