Cetraro, la criminalità alza il tiro: rubate 25 telecamere di videosorveglianza
La preoccupazione tuttavia è alta, perché sono state lasciate scoperte delle zone ritenute altamente strategiche da parte delle forze dell'ordine
A Cetraro, comune tirrenico situato in provincia di Cosenza, si è verificato un preoccupante episodio di furto. Nello specifico, ben 25 telecamere di videosorveglianza sono state rubate in diverse zone strategiche della città. Le telecamere sono state sottratte nei pressi del porto, lungo il suggestivo lungomare Lampetia dove insistono i lidi balneari e le attrattive ricreative che si stanno attrezzando per la stagione estiva, e anche nelle vicinanze dell’ospedale Iannelli.
Le autorità competenti, tra cui la locale stazione dei Carabinieri guidata dal capitano Pecoraro, stanno attualmente conducendo approfondite indagini su questo fatto allarmante. Secondo le prime analisi, il furto sarebbe avvenuto all’inizio della settimana e potrebbe essere collegato all’organizzazione criminale attiva nella zona. L’affronto allo Stato potrebbe confermare l’escalation di attività criminose da parte di gruppi organizzati, che sembrano essersi ridesti dopo un periodo di relativa calma.
Le autorità competenti stanno lavorando insieme per risolvere questo caso e ripristinare la sicurezza nelle zone colpite dal furto. La preoccupazione tuttavia è alta, perché sono state lasciate scoperte delle zone ritenute altamente strategiche da parte delle forze dell’ordine. In particolare le telecamere sono state divelte dai muri dell’ex hotel “La Perla” e di alcune strutture ubicate apporto e sul lungomare di Cetraro.
I casi legati alla criminalità iniziano a diventare troppi. E a gennaio scorso erano state rubate altre 11 telecamere. All’epoca il sindaco Ermanno Cennamo, oggi impegnato a ridisegnare la sua squadra di governo dopo le dimissioni della giunta, si espose pubblicamente. Lo aveva fatto già a novembre quando Alessandro Cataldo, 46 anni, fu ucciso a colpi d’arma da fuoco. L’agguato avvenne davanti a una pizzeria, il cui stabile sarebbe di proprietà della famiglia della vittima, nell’area portuale di Cetraro.
Il primo cittadino di Cetraro disse: «Chiediamo con veemenza l’apertura della caserma dei Carabinieri (una ‘tenenza’, ndr), già costruita a Cetraro da undici anni. È incomprensibile il motivo per cui questo importante presidio, in una città come la nostra, non sia ancora operativo. Rivolgiamo un forte appello al ministro affinché la caserma venga aperta, diventando un esempio per tutti».
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