Teatro Rendano, le nuove produzioni sono già in bilico. Una norma rischia di far saltare tutto
La Artisti Riuniti avrebbe dovuto prendere la gestione completa del teatro, ma alcuni parametri potrebbero non essere compatibili con il progetto presentato
C’eravamo lasciati con un’approvazione lampo. Quella datata 23 marzo scorso con cui la compagnia romana Artisti Riuniti, aveva ottenuto dalla giunta il via libera per la gestione del teatro di tradizione Alfonso Rendano. A sedurre sindaco e giunta era stato l’accreditamento del Ministero, in dote alla compagnia, che così avrebbe portato un’iniezione di fondi a costo zero per il Comune. La parte più ghiotta del progetto presentato, era quella relativa alle produzioni originali.
La compagnia avrebbe “spartito”, inoltre, gli spazi della prosa con la programmazione de l’AltroTeatro di Citrigno e Fabiano, che da anni cura il cartellone del teatro. Adesso però qualcosa è cambiato. «Si tratta di un cavillo legato a una norma particolare – spiega il sindaco di Cosenza, Franz Caruso – e noi dobbiamo stare molto attenti alle leggi che regolamentano i teatri di tradizione: basta un passo falso e si rischia di perdere il titolo».
Caruso fa riferimento alla parte sui requisiti dei teatri di tradizione in merito allo «svolgimento nel triennio di almeno 10.500 giornate lavorative, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, e 291 giornate di spettacoli direttamente prodotti o co-prodotti, comprensive dell’attività preparatoria, di cui almeno il 70% destinato all’attività lirica ed il sessanta per cento rappresentato in sede».
Il sindaco si sofferma su questo aspetto: «La lirica rappresenta per noi il fulcro di tutto, non possiamo consegnare le chiavi in mano a una compagnia, con gestione esclusiva, con il rischio poi di ledere il monte ore che dobbiamo rispettare. Al momento stiamo studiando una soluzione, perché era anche il nostro sogno quello riattivare le produzioni originali e con queste anche la falegnameria, il reparto costumi, e rimettere gli artigiani al lavoro. Non è detto che la cosa non si possa risolvere, ma al momento è in bilico».
La Artisti Riuniti nel progetto aveva inserito anche il progetto di costituire anche una Scuola di Formazione Professionale per tecnici di palcoscenico e organizzatori teatrali che avrebbe avuto sede nella città di Cosenza e che, per la parte “pratica” avrebbe utilizzato il teatro Rendano. I diplomati – a quanto si legge nel progetto – avrebbero un immediato sbocco lavorativo in tutte le società del gruppo che comprendono, oltre ad Artisti Riuniti, Enfi Teatro ed Il Parioli. Tra gli altri progetti anche quello di creare una Scuola di recitazione per bambini per coinvolgere le scuole cittadine e mettere in scena produzioni mirate per il teatro ragazzi e seminari per gli over 65.