Città unica, sala piena a Sant’Aniello: «Strada ormai tracciata, cadano campanilismi» | VIDEO
Convegno organizzato dall’ex sindaco Piero Minutolo. Hanno partecipato anche Luciana De Francesco, Carlo Guccione, Giuseppe Graziano e il professore emerito Unical Demetrio Festa.
di S. M.
Un incontro cruciale, questo svoltosi nella giornata di martedì 11 giugno nella sala parrocchiale della chiesa di Sant’Aniello, a Cosenza, per informare i cittadini sui pro dell’istituzione di un comune e di una città unica che abbracci Cosenza, Rende e Castrolibero. «La strada è ormai tracciata – afferma il moderatore dell’evento, il collega giornalista del nostro network Franco Laratta – considerato anche che, de facto, le tre municipalità sono già un comune unico. Gli enti locali vanno già da molto verso la fusione, forti anche di esperienze pregresse positive, come quella presilana (la fusione risultante in Casali del Manco) e quella nell’Alto Ionio (Corigliano-Rossano)»
«A Corigliano-Rossano – gli fa eco il presidente dell’Associazione “Io partecipiamo”, Piero Minutolo – la politica calabrese, nonostante i suoi limiti, è riuscita in un’impresa che, dal punto di vista socio-culturale, è stata ben più ardua di quella che ci prospettiamo qui a Cosenza. Lì c’è stata l’unione, per così dire, tra la componente ausonia e quella greca; ma qui, nonostante l’ovvia omogeneità culturale dei tre comuni e i manifesti vantaggi ricavabili dalla fusione, permane un ingiustificato scetticismo».
Presente anche il professore Demetrio Festa, docente emerito di Ingegneria dei Trasporti all’Unical, il quale definisce ingiustificata la diffidenza degli oppositori del progetto anche da un punto di vista della pianificazione territoriale. «Un sistema unico di trasporti che innervi la Grande Cosenza non è utopia. Una “mobilità unica” è di fatto già presente su tutta la conurbazione. Tralasciando l’ipotesi già accantonata della tranvia, consiglio alle autorità una maggiore attenzione ai trasporti del futuro, vale a dire gli autobus a idrogeno, per esempio, cui si dovranno assegnare apposite corsie riservate da Cosenza Centro all’Università».
Non è passato inosservato l’intervento del dirigente nazionale Pd Carlo Guccione. Quest’ultimo, in particolare, ha ribadito che le opportunità insite nella creazione di una Grande Cosenza sono irrinunciabili. La posizione espressa è quella già anticipata al nostro network dal segretario provinciale Vittorio Pecoraro e ribadita anche da Salvatore Perugini di recente proprio dai nostri studi. «La fusione di Corigliano e Rossano, che io caldeggiai a suo tempo – sottolinea l’esponente democrat – ha portato alla creazione di un nodo urbanistico notevole, il terzo della Regione per dimensioni. Per quanto riguarda lo scetticismo circa la possibilità di istituire un comune e una città unica qui a Cosenza, Rende e Castrolibero, penso che derivi in buona parte da strascichi campanilistici che è meglio accantonare».
«Questo nuovo approccio urbanistico – prosegue Guccione – è veramente una necessità, se non si vogliono tarpare le ali alle possibilità socio-economiche della conurbazione del Medio Crati. Possiamo assurgere a motore dello sviluppo regionale, diventando un polo fondamentale tra quelli già stabiliti della Sibaritide e dell’area Sud della Regione, in cui spicca l’infrastruttura del porto di Gioia Tauro».
La presidente della I Commissione Affari istituzionali della Regione Calabria, Luciana De Francesco, ha espresso «soddisfazione» per l’iter procedurale completato dalla proposta di legge di cui lei è firmataria. «Abbiamo portato avanti un lavoro di circa un anno, in cui abbiamo ascoltato i rappresentanti dei tre comuni, le associazioni di categoria, i sindacati, i parlamentari di tutte le forze politiche. Il nostro obiettivo era conoscere e raccogliere le idee di tutte. Il percorso è culminato con l’approvazione referendaria che approverà nel pubblico consesso. Subito dopo sarà indetto il referendum. Io – dice – sono favorevole alla città unica Cosenza, Rende, Castrolibero perché i benefici che ricadranno sul territorio della conurbazione sono tanti e mi auguro che si trovi una convergenza totale sulla questione. L’argomento impone una collegialità tra tutte le forze in camp».
Tra i firmatari della proposta di legge anche Giuseppe Graziano, già fautore della fusione di Corigliano Rossano. In particolare risponde ad Orlandino Greco che, durante la maratona elettorale in onda su LaC lunedì pomeriggio, ha annunciato le barricate a difesa di Castrolibero di cui è sindaco. «I processi sono sempre democratici e nei processi democratici vince la democrazia – spiega il leader di Azione -. Ci sarà un referendum che, se da un lato non risulterà vincolante, dall’altro il suo esito andrà certamente tenuto in considerazione. Non c’è bisogno di fare barricate pertanto, ma di affidarsi a quanto previsto dalla legge».