domenica,Aprile 20 2025

Cosenza, trattori della Coldiretti sulla SS 107 a Vaglio Lise. Inizia la protesta | FOTO -VIDEO

Centinaia di trattori nell'area della stazione ferroviaria e degli uffici regionali. Emergenza cinghiali, si richiede l'immediata adozione del Piano Straordinario per il contenimento della fauna selvatica

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E’ iniziata puntuale intorno alle 9 la manifestazione con i trattori degli agricoltori della Coldiretti a Cosenza che reclamano l’adozione e la conseguente immediata esecuzione del Piano Straordinario per il contenimento della fauna selvatica. Nell’intervista rilasciata ieri al nostro network, il presidente regionale, nonché membro della giunta nazionale, Franco Aceto ha spiegato i motivi della mobilitazione, rimarcando l’estrema criticità derivante dalle scorribande dei cinghiali.

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Ha fotografato i punti cardine del piano, i tempi di attuazione che si aspetta vengano rispettati dalla Regione dopo la positiva interlocuzione di venerdì e i pericoli sanitari che derivano dal proliferare degli ungulati. «Secondo le nostre stime sono più di un milione a fronte dei 300mila censiti dall’ufficio caccia – ha detto Aceto -. È un numero a cui non si può più far fronte con una legge del 1992. In 30 anni sono cambiate le contingenze e i cinghiali non sono più a rischio estinzione, tutt’altro. In primis serve mantenere la stagione venatoria aperta tutto l’anno per la specie in questione e permettere le segnalazioni e gli interventi anche nelle riserve». 

Col nuovo piano, finalmente applicabile perché sono decaduti dei vincoli, sarà possibile dare il la ad un iter risarcitorio differente da quello attuale, «perché ci sono aziende che attendono dal 2017 e intanto hanno chiuso». Fatto sta che sono centinaia i trattori appartenenti agli agricoltori della Coldiretti che sono affluiti a Vaglio Lise da tutta la provincia di Cosenza per la manifestazione annunciata la settimana scorsa.

Nel corso dell’ultimo anno, i cinghiali hanno causato danni all’agricoltura calabrese per circa cinque milioni di euro, devastando colture di grano, patate, mais, ortaggi e persino vigneti e frutteti. Aceto ha sottolineato che i danni causati dagli animali selvatici vengono rimborsati solo in minima parte e spesso dopo anni, scoraggiando molti a denunciare gli attacchi subiti. «I pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso», ha aggiunto, facendo l’esempio dei produttori di vino pregiato che vengono risarciti solo per il semplice valore dell’uva e non per il valore complessivo della vigna devastata. 

Le foto della manifestazione Coldiretti a Cosenza

Annunciata a Cosenza per la manifestazione, oltre alla presenza dei vertici di Coldiretti, anche quella di numerosi sindaci. Ci sarà certamente un intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e non è escluso che possa intervenire pure il governatore Roberto Occhiuto. Cinque milioni di euro i danni stimati nel 2023 alle colture. Il presidio si protrarrà per l’intera mattinata. Al momento non si segnalano particolari disagi per il traffico veicolare.

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