Autonomia differenziata, Bevacqua e Iacucci (Pd): «Occhiuto dia battaglia con noi»
Il senatore Nicola Irto, segretario regionale democrat: «Il fratello del Governatore ha votato a favore, non possiamo dimenticarlo. Forza Italia è confusa»
«Gravissime le ultime dichiarazioni del presidente della Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, sulle scelte politiche nazionali del suo partito in riferimento all’Autonomia Differenziata: “Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Queste le parole del governatore regionale che esprime sostegno ai deputati calabresi di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo che non hanno votato la legge in questione». Lo affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci.
Entrambi, da diverso tempo ed insieme a tutto il gruppo, evidenziavano già quanto lamentato solo oggi dallo stesso presidente. Vale a dire «mancato approfondimento delle conseguenze del DDL Calderoli, soprattutto in un clima divisivo sia in Parlamento che nel Paese che rende impossibile ratificare le intese Stato e Regioni senza prima aver definito i livelli essenziali delle prestazioni (Lep)». Poi ancora: «Questa norma è sembrata una bandierina di una singola forza politica».
Per Bevacqua e Iacucci «sembrerebbero parole nostre, perplessità già sollevate da mesi e rimaste puntualmente inascoltate, eppure adesso il presidente Occhiuto torna sui suoi passi e dà ragione alla nostra battaglia conto l’Autonomia Differenziata, parlando di una votazione a tappe forzate. Il cambio di rotta di Roberto Occhiuto ci fa ben sperare, significa che il nostro lavoro non è stato vano ed il Partito Democratico ci aveva visto lungo. Ciononostante l’Autonomia Differenziata è legge e le conseguenze per il Mezzogiorno saranno delle più disastrose».
«Ora che anche il presidente è d’accordo sulle nostre ragioni, speriamo che possa, con coerenza, continuare la battaglia insieme a noi e bloccare l’approvazione della “legge-danno” del Mezzogiorno» hanno concluso nel loro intervento i due consiglieri regionali del Partito Democratico.
Il senatore democrat Nicola Irto, invece, è più duro. «Sull’autonomia differenziata Roberto
Occhiuto è politicamente ambiguo o e dunque ingiustificabile, perché il senatore Mario Occhiuto, del suo stesso partito, ne aveva già votato il testo al Senato e ora il presidente della Regione parla, senza alcun imbarazzo, di errore del centrodestra nazionale rispetto alla recente approvazione del provvedimento alla Camera».
Il segretario del Partito democratico della Calabria aggiunge: « La bramosia di potere all’interno di Forza Italia crea cortocircuiti comunicativi imbarazzanti, ma oggi è impossibile ingannare i cittadini. Noi continueremo a lottare – prosegue il senatore dem – per impedire questa torsione autoritaria a opera del centrodestra e per difendere l’unità dell’Italia e i princìpi costituzionali di eguaglianza e libertà». Con l’autonomia differenziata e con il premierato, che ieri è passato a Palazzo Madama «il centrodestra vuole spaccare il Paese e governare a Roma senza limiti e controlli, mettendo da parte il Parlamento, il presidente della Repubblica e i necessari equilibri costituzionali tra i poteri dello Stato».
«È ormai chiaro il baratto tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Avevamo scritto e detto tanto a questo
proposito, sia al Senato che nelle piazze. Avevo denunciato a chiare lettere gli scopi di potere che si nascondevano dietro a questo patto politico, riprovevole, a danno dell’unità nazionale, della democrazia, della Costituzione e del Mezzogiorno».