Per il 118 l’autonomia differenziata c’è già: a Cosenza straordinari a 80 euro all’ora
A Cosenza, 1,7 milioni di euro per prestazioni aggiuntive del 118, mentre a Catanzaro mancano 76 medici e non ci sono bonus. Il sindacato Smi denuncia: «Alcuni cittadini sono figli di un Dio minore»
L’intenzione era quella di centralizzare o quanto meno razionalizzare, armonizzare l’area dell’emergenza urgenza in Calabria, per troppi anni affidata ad una gestione disomogenea, quasi anarchica, suddivisa nelle sue cinque aree provinciali.
Per ora la riforma – avviata con la nascita di Azienda Zero – ha ottenuto il risultato di “semplificare” il caos, dimezzare l’anarchia, da cinque a due centrali che però continuano a operare come monadi, sulla scorta di una frattura creata sull’asse Catanzaro-Cosenza.
L’ultimo esempio in ordine di tempo è la delibera di recente adottata dall’Asp di Cosenza con cui si autorizzano le prestazioni aggiuntive per il personale impiegato nella centrale operativa nord della Calabria e per quello delle postazioni territorialmente ricadenti nell’area del cosentino.