Savastano: «Cosenza Casali, Contrada Caricchio e Serra Soprana abbandonate a loro stesse»
La consigliere comunale di maggioranza si fa portavoce dell'esasperazione del comitato spontaneo nato dai cittadini di Via Casali, Contrada Venneri , Serra Soprana e Contrada Caricchio
«Degrado e criticità sempre più evidenti mi inducono a chiedere al sindaco Franz Caruso un immediato e deciso intervento al fine di porre rimedio a quanto si registra ormai da tempo in alcune zone della città». E’ quanto afferma la consigliera comunale e presidente provinciale di Azione, Caterina Savastano che, richiama le lamentele circa le problematiche esistenti nell’area espresse in un documento consegnato al primo cittadino dal comitato spontaneo nato dai cittadini di Via Casali, Contrada Venneri , Serra Soprana e Contrada Caricchio.
Proprio stamattina, ad esempio, ha ricevuto la segnalazione di un’ennesima rottura di una conduttura idrica da cui fuoriesce copiosa acqua potabile e chiede, a chi ha competenze nel settore, quanto questi interventi tamponi vengano a costare a fronte di un intervento risolutivo e definitivo.
«E’ quantomai opportuno e preliminare evidenziare che il mio appello ad un immediato ed urgente intervento si è reso necessario stante la lamentazione dei tanti residenti circa la scarsa attenzione da parte del Comune ai problemi che da tempo attanagliano le zone storiche in cui sono residenti – dice Savastano -. Un quadro preoccupante ove riesce a convivere, senza soluzione di continuità, un forte degrado ambientale. Questo è stato ulteriormente gravato qualche anno fa dalla scoperta e dal successivo sequestro giudiziario di alcune micro discariche a cielo aperto contenenti rifiuti di vario genere comprese numerose lastre di eternit. La scoperta avvenne nei pressi dell’ex struttura del Villaggio del Fanciullo e dei nuclei abitati ivi circostanti. Queste ad oggi restano aree non bonificate e non sottoposte ad alcun monitoraggio».
Savastano lamenta anche «l’assenza di allacciamento alle reti acque reflue malgrado i cittadini paghino regolarmente gli oneri per tali servizi». «La pubblica illuminazione, le strade, il verde e la raccolta dei rifiuti – dice – sono definibili in alcuni casi scadenti e in altri inesistenti nell’ordinaria manutenzione». Altre segnalazioni riguardano «l’inesistenza di misure tese ad eliminare o quantomeno limitare il grave fenomeno del randagismo che costituisce indubbio pericolo per i cittadini, così come la carenza assoluta di misure tese alla limitazione ed al controllo della velocità nei centri abitati essendovi segnalazioni continue di incidenti stradali e situazioni di pericolo costante per i residenti e per coloro che vi transitano».
«Ad aumentare lo stato di disagio dei cittadini, dei quali ho inteso interpretare l’evidente preoccupazione, vi è stata la totale indifferenza mostrata, nelle diverse occasioni di segnalazione di emergenze problematiche, dalle istituzioni, dagli uffici e dai dirigenti ai quali gli stessi cittadini rappresentavano la necessità di adeguati ed urgenti interventi. E’ il caso, segnalato da diverse settimane, della copiosa perdita dalla rete idrica verificatasi sulla strada che conduce a località Bosco di Rovito, per la quale normalmente si penserebbe (stante la crisi idrica perenne e sempre attuale che affligge la città) ad un intervento risolutivo rapido. Al contrario è intervenuto dopo diversi giorni (ed ancora non definitivo) ed ha prodotto e nuovi danni e disagi ulteriori ai cittadini residenti».
Altro punto cruciale del suo intervento riguarda «la messa in sicurezza dell’area interessata e di misure atte alla regolazione del traffico veicolare di migliaia di autoveicoli che già da qualche mese, per la chiusura del tratto della statale 107 Silana Crotonese, sovraccarica un percorso stradale già precario per la presenza di enormi buche e crateri, che possono determinare danni fisici alle persone e ai veicoli». «Non solo ciò – dice Caterina Savastano – ma non c’è nessuna verifica o controllo degli uffici della viabilità e della Polizia Municipale stante il passaggio di camion e/o TIR interdetti alla circolazione sul tratto che, da quanto risulta avrebbe necessità di continuo monitoraggio essendo delimitata quale via di fuga e di raccolta nell’ambito dell’inattuato Piano Locale di Emergenza di Protezione Civile Comunale approvato dal Consiglio Comunale nel 2013».
«Alla luce di quanto rappresentato, in considerazione che le periferie ed i quartieri sono il fulcro centrale del programma politico da noi condiviso e per i quali i cittadini ci hanno accordato, approvandolo, la loro piena fiducia – conclude Caterina Savastano – ritengo sia improcrastinabile una rinnovata assunzione di responsabilità perché le richieste legittime e conformi agli impegni presi nei loro confronti trovino un improcrastinabile e tempestivo riscontro amministrativo essendo tali criticità diventate ormai intollerabili ed inaccettabili da coloro che aspirano ad una maggiore attenzione dell’amministrazione comunale, superando in tal modo anche la pericolosa tentazione di trattamento dicotomico e discriminatorio dei cittadini».