Mendicino, il ring della Guardia Medica. Bucarelli: «Stop disinformazione»
Sabato postazione scoperta a causa della carenza cronica di medici. Opposizioni all'attacco, il sindaco replica
Disagi per i cittadini che il 29 giugno si sono rivolti alla Guardia Medica di Mendicino. L’Asp di Cosenza, nella distribuzione dei turni, non è riuscita a coprire la nuova postazione del comune alle porte del capoluogo a causa dell’ormai acclarata carenza di medici. L’attività, come noto, era ripartita da una decina di giorni nei locali del poliambulatorio Serre Cosentine in via Basso La Motta.
A dare risposte ai cittadini e alle opposizioni, che hanno chiesto un intervento immediato, è il sindaco Irma Bucarelli. « Stamattina con l’assessore alle Politiche Sanitarie Carlo Natoli abbiamo affrontato la mancata continuità del servizio di guardia medica – ha scritto in un post -. Ci duole dover affrontare sui social un argomento così delicato e complesso come quello della Medicina di Continuità Assistenziale (guardia medica), che meriterebbe, invece, una trattazione differente da quella che può instaurarsi sui social o, addirittura, per strada. Certi argomenti, infatti, andrebbero affrontati nelle sedi opportune e con soggetti in grado di comprenderne la portata, onde evitare di suscitare confusione ed incertezza nei cittadini. Anche perché ieri, domenica 30 giugno, il servizio è stato coperto 20-8».
«Il medico di turno ha prestato servizio visitando numerosi cittadini – prosegue -. Ci dispiace se qualcuno abbia seguito la fuorviante “querelle” mattutina e poi la sera non si sia recato in ambulatorio e dover riscontrare la controinformazione e la cattiva propaganda che, resa in questi termini, ha lasciato intendere ai cittadini che il servizio di guardia medica non fosse più attivo, con l’unico scopo di voler screditare l’operato di un’Amministrazione – appena insediata – in merito ad una circostanza della quale è estranea».
Bucarelli fa presente che i medici di continuità assistenziale non sono dipendenti comunali sui quali poter agire direttamente e non sono nemmeno dipendenti diretti delle ASP, ma sono dei medici convenzionati. «Un amministratore pubblico o un consigliere comunale – aggiunge – dovrebbe sapere quali sono le competenze del Sindaco e quelle dell’Azienda Sanitaria per poter, con onestà intellettuale, informare correttamente i cittadini facendo loro capire che alcune criticità, come quella di un turno di guardia che salta per molteplici motivi, non sono attribuibili al Sindaco o agli Assessori. Certi atteggiamenti, poco responsabili, purtroppo alimentano incertezza nei cittadini oltre che un immotivato senso di rabbia».
«La verità che, invece, i cittadini devono conoscere è che grazie all’impulso dell’attuale Amministrazione, la postazione di guardia medica è stata spostata nel centro storico di Mendicino e più precisamente nei locali del Poliambulatorio in uso quotidiano ai medici specialisti del SSN, luogo quest’ultimo più adatto dal punto di vista dell’idoneità sanitaria, ma soprattutto più dignitoso e migliore dal punto di vista della sicurezza, elemento questo che ha contribuito a rendere la postazione di Mendicino più appetibile ai medici chiamati a scegliere. Tutto ciò – spiega – è stato possibile grazie ad una continua interlocuzione con il Direttore del Distretto Sanitario di Cosenza con il quale siamo in continuo contatto».
«Grazie a questa collaborazione tra Enti – chiude nel suo intervento il sindaco di Mendicino Irma Bucarelli – oggi sulla postazione guardia medica di Mendicino gravitano più medici rispetto al passato e vengono effettuati molti più turni. Tuttavia, non è escluso che in questo periodo estivo l’ASP non riesca a coprire tutti i turni in tutte le guardie mediche a causa di una carenza di medici, circostanza questa non certo addebitabile all’Amministrazione, come invece si vuol lasciare maldestramente credere ai cittadini. In questo fine settimana, per come ci ha comunicato l’ASP, molte postazioni di guardia medica afferenti al Distretto Sanitario di Cosenza sono state anch’esse scoperte (Aprigliano, Camigliatello, Celico, Cosenza, Dipignano, Domanico, Scigliano). Tutto ciò riguarda, purtroppo, il più ampio problema della carenza di medici all’interno di tutto il SSN e non solo nelle guardie mediche. Voler non tener conto di ciò ed additare all’Amministrazione è circostanza emblematica di chi non ha altre valide argomentazioni e, soprattutto, disconosce totalmente il funzionamento della Sanità Territoriale e le problematiche a livello sanitario nazionale».