sabato,Gennaio 18 2025

Occhiuto: «Cosenza riportata nell’anonimato. Unico obiettivo cancellare le cose belle»

Il senatore di Forza Italia rilancia l'intervento di Francesco Caruso per lanciare arguzie mirate all'attuale compagine di governo. cittadina

Occhiuto: «Cosenza riportata nell’anonimato. Unico obiettivo cancellare le cose belle»

«Ha ragione Francesco Caruso a stigmatizzare gli atteggiamenti di risentimento, di invidia politica e di ipocrisia dell’attuale governo della città di Cosenza che sembra avere come unico obiettivo quello di cancellare le cose belle realizzate dalla precedente amministrazione e di denigrarne l’operato». L’ex sindaco Mario Occhiuto prende spunto dall’intervento del leader dell’opposizione consiliare per stuzzicare Franz Caruso e la sua giunta. Non è la prima volta che traccia il solco tra presente e passato, mettendo in evidenzia il proprio pare sulla diversità di visione per lo sviluppo del territorio.

Ieri Francesco Caruso, alla notizia dell’assoluzione in appello del senatore di Forza Italia dal reato di peculato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Rimborsopoli Cosenza” che coinvolge pure l’ex capo della segreteria, ha diramato una nota. Ha sottolineato come «quotidianamente, assistiamo ad un atteggiamento dell’attuale amministrazione mirato a cancellare le cose belle realizzate dalla precedente. Vale a dire opere già compiute (nevralgiche per le dinamiche di sviluppo dell’area urbana) abbandonate all’incuria e al degrado, progetti già finanziati e affidati alle imprese esecutrici (destinati a cambiare il volto di Cosenza) tenuti nel cassetto e dimenticati nel loro aspetto attuativo, sistematica denigrazione di ogni risultato ottenuto precedentemente (attraverso una narrazione, sul piano mediatico, distorsiva della verità)».

Poi ancora: «Leggiamo dell’accanimento e dell’insistenza con cui il Comune di Cosenza, costituitosi parte civile nel processo, ha corroborato la richiesta di condanna della Procura, rivendicando la confisca di un’ingente somma a titolo di risarcimento. Non ci aspettiamo che il Sindaco spieghi il perché di questa determinazione, per una causa che peraltro appariva pacificamente scontata nell’esito. Pretendiamo, però, che lo stesso Sindaco spieghi ai cittadini perché, nell’ambito del processo “Reset” (il cui esito appare molto meno scontato), egli abbia deciso di costituirsi parte civile escludendo analiticamente, tuttavia, proprio i capi d’imputazione che interessano un assessore della sua Giunta (l’assessore coinvolto ha perfino partecipato alla votazione della delibera)».

Mario Occhiuto non ha potuto che apprezzare l’intervento a suo favore e lo ha rilanciato sui social di riferimento in mattinata. «Avendo riportato la città nella tristezza dell’anonimato e nel degrado, privi di idee e di visioni, come unico modo per cercare di elevarsi hanno quello di parlare male degli altri. Ma è un comportamento controproducente e che rivela ancora di più la debolezza di chi vi ricorre» ha chiosato il senatore affidando al web la sua arguzia.

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