Cosenza, su Corso Vittorio Emanuele ancora scintille tra maggioranza e opposizione

Le dimissioni rientrate di Giuseppe d’Ippolito, presidente della commissione Controllo e Garanzia di Palazzo dei Bruzi sembravano avere chiuso la questione. Invece la riapertura di Corso Vittorio Emanuele è stata ancora oggetto di scontro all’interno del Consiglio comunale di Cosenza di ieri pomeriggio. Come noto, l’arteria del centro storico è tornata fruibile dopo anni di chiusura a metà giugno. Tuttavia, l’ex dirigente della Protezione Civile Antonella Rino firmò una delibera che annullava la riapertura, atto che fu subito annullato. Si innescò un botta e risposta tra le opposte fazioni politiche, culminate con un’infuocata commissione a cui la maggioranza non partecipò abbandonando l’aula.

Ieri pomeriggio, non c’è stata la prevista discussione sulla riapertura di Corso Vittorio Emanuele che era stata sollecitata dalla minoranza del Comune di Cosenza. Prima che si passasse alla trattazione del punto, il consigliere Francesco Alimena, capogruppo del PD, ha chiesto un rinvio della discussione motivandolo con il fatto che la questione aveva già formato oggetto di discussione nelle commissioni consiliari Lavori Pubblici e controllo e garanzia. Le motivazioni di Alimena non sono state considerate troppo pertinenti dal consigliere Francesco Caruso che le ha giudicate «non condivisibili».

«Il Consiglio – ha aggiunto Francesco Caruso – può discutere di tutti gli aspetti. Non vedo perché non dovrebbe discutere di una questione che riguarda l’interesse dei cittadini e la pubblica incolumità. Il problema è che si tratta di argomento scomodo per la maggioranza e l’Amministrazione comunale. State tentando di mettere il bavaglio alla pacifica discussione democratica e noi lo denunceremo con ogni forza». Subito dopo, a rafforzare la richiesta di Francesco Alimena è intervenuta la presidente della commissione Lavori Pubblici, Concetta De Paola che ha chiesto a sua volta il rinvio della discussione sulla riapertura di Corso Vittorio Emanuele. Messo a votazione, il rinvio è stato accolto dall’aula con il voto contrario dell’opposizione.