Reset, Antonio Colasuonno lascia il carcere dopo quasi due anni
Accolta la richiesta di sostituzione della misura cautelare avanzata dall’avvocato Chiara Penna
Antonio Colasuonno dopo quasi due anni di carcerazione preventiva lascia la casa circondariale in cui era recluso e passa agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Lo ha deciso il tribunale collegiale di Cosenza che presiede il processo antimafia denominato Reset.
La richiesta di sostituzione della misura cautelare era stata avanzata dall’avvocato Chiara Penna. Antonio Colasuonno è accusato di associazione mafiosa con un ruolo nel presunto narcotraffico organizzato, secondo la Dda di Catanzaro, dal clan degli “zingari” di Cosenza riconducibile alla famiglia Abbruzzese “Banana”.
Riguardo alle esigenze cautelari anche la Cassazione aveva dato ragione alla difesa di Colasuonno, annullando con rinvio il provvedimento del Riesame di Catanzaro. Si attende ora il braccialetto elettronico per portare a compimento quanto stabilito dai giudici di merito.