Orlandino Greco pronto alla battaglia legale e politica contro il referendum sulla fusione | VIDEO
Il sindaco parla di boutade il rinvio al 2027 che non è certificato da nessun atto amministrativo, si dice meravigliato dal Pd e anche dalla mancata reazione di Franz Caruso
Il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, dice di essere pronto a portare avanti una battaglia sia politica sia costituzionale contro quello che definisce lo scempio costituzionale del referendum sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. Le ragioni sono note. In primis l’assenza di qualsiasi peso della volontà popolare, in un referendum che, non solo è puramente consultivo, ma non tiene nemmeno conto del peso specifico delle singole popolazioni. «Perché si ha così paura della volontà popolare? – si chiede retoricamente Greco – Se i cittadini di Castrolibero dovessero dire sì alla fusione non c’è nessun problema, ma se dovessero votare no non possono subire la fusione in forza dei si, numericamente superiori, dei cittadini di Cosenza». Per questo Greco annuncia un ricorso al Tar e poi alla Corte costituzionale contro questo referendum. Allo scopo dice di aver ingaggiato costituzionalisti di fama «che sono inorriditi nel leggere alcune dichiarazioni dei nostri consiglieri regionali».
C’è poi l’aspetto politico della vicenda. Greco dice che il rinvio al 2027 è poco più di una boutade. Primo perchè si basa su un accordo politico fra il centrodestra e il Pd che non ha alcun effetto amministrativo, nonostante l’autorevolezza del presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso. Per Greco se davvero volevano rinviare la fusione dovevano andare in aula e cambiare la legge che reca ancora la data del febbraio 2025. Secondo perchè il rinvio non ha alcun senso. «Cosa dovrebbe fare un sindaco dopo l’esito del referendum – dice Greco – il passacarte? Allora meglio anticipare la fusione. Così come non ho capito la posizione del Pd. Se fossi in Franz Caruso avrei già mandato tutti a casa perchè non ci può essere una diversità di vedute con la mia maggioranza su una questione così dirimente. Il vero dramma di tutta questa vicenda è il Pd che ha accettato una cosa del genere. Noi come Castrolibero abbiamo una posizione univoca che non è contro Roberto Occhiuto, ma per ribadire il principio che la sovranità appartiene al popolo, il principio dell’autonomia dei territori e siamo pronti a portare questa battaglia fino alla Presidenza della Repubblica»