Città unica e Pd a Cosenza: dura critica di Trecroci, Graziadio e Tinto
Le recenti polemiche mostrano la mancanza di coesione politica nei dem cosentini
Le recenti polemiche sulla città unica di Cosenza hanno evidenziato la mancanza di dialogo politico e il comportamento arrogante del Partito Democratico locale. Lo affermano in una nota Francesco Graziadio, Gianfranco Tinto e Aldo Trecroci, componenti del gruppo consiliare Democrazia e Partecipazione.
«La segreteria regionale si è espressa sostenendo una larga intesa, coinvolgente tutte le forze politiche, affinché, entro il 2027, si riesca a realizzare la città unica tra Cosenza, Castrolibero e Rende che, a parole, tutti auspicano, ma nei fatti molti osteggiano. La questione è complessa e la definizione delle modalità, tecniche, amministrative e politiche per concretizzare la fusione tra le tre città richiederà capacità e competenze, ma soprattutto volontà politica», si legge in una nota.
«In questo contesto alcuni esponenti del PD della città di Cosenza (in sostanza Nicola Adamo e il suo ormai esiguo fedele entourage), che con ferrea determinazione hanno sostenuto la nostra espulsione per mancanza di disciplina e per aver contravvenuto alle regole statutarie, si dissociano apertamente, e senza alcuna discussione preliminare (ma nel PD cittadino da quanto tempo non si discute di politica?) dalle decisioni della segreteria regionale», proseguono i consiglieri.
«Il segretario provinciale Pecoraro e la segretaria cittadina Caligiuri tacciono o assumono atteggiamenti pilateschi: “fate voi, azzuffatevi pure, tanto noi siamo impegnati ad espellere coloro che reclamano la discussione politica nel partito, non possiamo contraddire il nostro vero padre politico e poi dove è scritto che nel partito meglio è se di più siamo?”. Il PD cittadino non può, senza discussione e senza alcun rispetto dei ruoli, comportarsi come se non ci fosse una Segreteria regionale e nazionale. Il metodo arrogante e stalinista adottato nei nostri confronti adesso viene esteso anche nei confronti degli organismi gerarchicamente superiori del partito. Città unica e partito balcanizzato», concludono Graziadio, Pinto e Trecroci.
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