domenica,Settembre 15 2024

Crisi idrica nei comuni dello jonio cosentino, Tavernise (M5s): «Dichiarare stato di emergenza»

Il consigliere regionale pentastelalto chiede alla Regione di istituire un tavolo tecnico al fine di monitorare la situazione

Crisi idrica nei comuni dello jonio cosentino, Tavernise (M5s): «Dichiarare stato di emergenza»

«Dichiarare subito lo stato di emergenza per i Comuni della fascia ionica cosentina che ricadono nell’area della valle del Trionto». Questa la richiesta del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, che fa seguito alla stessa richiesta inoltrata dalle amministrazioni comunali coinvolte.

Il fine è quello di cercare di mitigare i danni di questa crisi idrica che ha stretto nella sua morsa buona parte del territorio calabrese. «L’assenza di precipitazioni – continua il pentastellato – unita alla mancanza di programmazione e a una rete idrica colabrodo ha lasciato a secco i comuni di Caloveto, Cropalati, Longobucco, Paludi, Crosia e Calopezzati, mettendo a rischio la stagione estiva e soprattutto la condizione igienico-sanitarie delle popolazioni coinvolte che riscontrano difficoltà anche solo per l’uso domestico.

In questo momento non si riescono a soddisfare i fabbisogni delle comunità, il cui numero è in aumento per via dell’arrivo di turisti. Necessario in queste condizioni critiche un tavolo per monitorare la situazione – prosegue Tavernise – e non abbandonare le amministrazioni a fronteggiare una crisi idrica senza precedenti che si sta aggravando di giorno in giorno andando ad interessare l’acquedotto Macrocioli e i pozzi di Caloveto, per come comunicato anche da Sorical.

L’assenza di precipitazioni ha provocato l’abbassamento dei livelli delle falde acquifere, creando una situazione drammatica e insostenibile. Per tutti questi motivi – chiosa il consigliere regionale – rinnovo l’appello al Presidente Occhiuto, al prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, al Dipartimento di Protezione Civile e all’amministratore unico della Sorical per mettere in campo ogni azione necessaria a mitigare questa grave problematica iniziando a programmare in maniera concreta il futuro idrico della nostra terra».