Cosenza, la filmaker Giorgia Fantozzi presenta il suo cortometraggio “Lei, il mare”
La pellicola racconta in 15 minuti racconta con il piglio della denuncia sociale una storia che riguarda il mare, le attività portuali e le pratiche legate alla pesca
Giovani talenti crescono alle nostre latitudini anche se quasi sempre, per sbarcare il lunario e veder realizzati i propri sogni, sono costretti ad allontanarsi dalla terra d’origine, a cercar fortuna altrove, salvo farvi ritorno quando si creano le condizioni per respirare nuovamente l’aria di casa che ha tanto il sapore della speranza.
È più o meno questa la parabola che ha seguito la giovane filmaker cosentina Giorgia Fantozzi, una laurea in Dams conseguita all’Università della Calabria e una passione per il cinema che l’ha condotta, subito dopo la fine degli studi universitari, a Roma. Giorgia è stata ospite della Commissione cultura del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere comunale Mimmo Frammartino, dopo l’affermazione colta al Filmare Festival di Praia a Mare, evento dedicato ai cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente, dove la giovane filmaker ha vinto, con il suo ultimo corto, “Lei, il mare”, il primo premio della sezione Mare-Lavoro.
«Le nostre eccellenze – ha detto il Presidente della commissione cultura Mimmo Frammartino – devono essere valorizzate, perché sono i figli della nostra comunità ed è anche giusto riconoscere il talento di quei giovani concittadini, di cui siamo orgogliosi, che fuori dalla città di appartenenza danno a Cosenza lustro e visibilità, meritando tutta la gratitudine per il contributo che offrono alla conoscenza della nostra terra”.
Il cortometraggio “Lei, il mare”, è stato girato tra Tortora, Fuscaldo e San Lucido. In 15 minuti racconta, con il piglio della denuncia sociale, una storia che riguarda il mare, le attività portuali e le pratiche legate alla pesca. Il corto è stato scritto e diretto da Giorgia Fantozzi, insieme al videomaker e fotografo Maurizio Manco, di origini cosentine anche lui (i nonni sono di Scalea) ma stabilitosi da molti anni in Liguria con i genitori, anche se, per ragioni di lavoro, si è trasferito, come Giorgia, a Roma. Tra Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco è nata una proficua sinergia professionale al punto che può sicuramente dirsi che il corto “Lei, il mare” sia stato diretto a quattro mani, da un’idea nata in Liguria sul molo di un porto.
E mentre Giorgia si è occupata della regia artistica, Maurizio ha curato quella più tecnica. La verità è che i due talenti si completano vicendevolmente e le intuizioni dell’una spesso trovano definizione e compimento nelle tecniche registiche e nella direzione della fotografia dell’altro. Un lavoro simbiotico che, a giudicare dalle prime produzioni che il sodalizio artistico ha partorito, lascia ben sperare per il futuro. Non è un cammino, il loro, privo di sacrifici. Tutt’altro. Per il momento la semina va avanti, in attesa di poter contare, in futuro, su un ricco raccolto. Il cinema affascina sia Giorgia che Maurizio. Per Giorgia sono Fellini e Rossellini i punti di riferimento, per Maurizio, Stanley Kubrick e, tra i cineasti più giovani, Matteo Rovere.
«La decisione di trasferirmi a Roma – ha affermato Giorgia Fantozzi nel corso della seduta di Commissione cultura – è arrivata molto presto, subito dopo la laurea in DAMS. Il primo approccio è stato uno stage in una casa di produzione romana. L’incontro con Maurizio è stato importante perché mi ha aiutata tantissimo. Volevo creare un mio progetto. Ed è nata l’idea del mio primo cortometraggio, “Occhio non vede”, nel quale ho ricreato la scena del parco di “Blow Up”, di Michelangelo Antonioni, in chiave moderna, sostituendo la macchina da presa con lo smartphone e assegnando al computer il ruolo di camera oscura”. Con “Asfissia”, da un’idea sempre di Maurizio Manco, Giorgia ha girato il suo secondo cortometraggio, mentre quest’anno si è anche aggiudicata il primo posto al “Moda Movie Festival” con un altro corto, “Contaminati”.
L’auspicio espresso dal Presidente della commissione cultura, ma anche dagli altri componenti, è che l’ultimo cortometraggio di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco, “Lei, il mare”, che può contare anche sulle musiche originali di Mihai Alexandru Marin, possa essere proiettato a Cosenza in una serata dedicata. Meritoria è stata giudicata l’iniziativa dal consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito “perché – ha detto – attraverso di essa si valorizza la realtà cittadina con le sue giovani eccellenze. Questo significa anche dare un’opportunità ai nostri giovani talenti per far conoscere il loro lavoro. Di fronte a questo obiettivo non esistono divisioni partitiche o di colore politico, perché siamo tutti uniti verso un’unica direzione”. Anche il consigliere comunale Gianfranco Tinto, nelle vesti di propiziatore dell’incontro con Giorgia e Maurizio, incuriosito dal loro cortometraggio, è perfettamente d’accordo sulla necessità di valorizzare le eccellenze calabresi.
Riflessione finale del consigliere Francesco Luberto senza nessun intento campanilistico: «Finalmente si sta cominciando ad avere consapevolezza che la nostra Calabria e la nostra provincia non hanno nulla da invidiare alle altre più blasonate location cinematografiche. Queste opere aiutano la Calabria, per troppo tempo relegata ai margini, ad uscire dagli stereotipi e dai luoghi comuni negativi che l’hanno sempre accompagnata». Subito dopo la commissione cultura a Palazzo dei Bruzi, Giorgia e Maurizio devono rimettersi in viaggio verso Roma, quella Hollywood sul Tevere che ancora continua ad esercitare un fascino indiscusso su chi ama il cinema e vuole farlo a livello professionale. Speriamo che il sogno non si spenga. Giorgia e Maurizio sono caparbi e tenaci a sufficienza e questo dovrebbe rappresentare una garanzia e il loro valore aggiunto.