lunedì,Settembre 9 2024

Simone Boccaccini, ex brigatista condannato per l’omicidio Biagi, torna libero

L'ex brigatista Simone Boccaccini, condannato per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, torna in libertà dopo aver scontato la pena ridotta per buona condotta

Simone Boccaccini, ex brigatista condannato per l’omicidio Biagi, torna libero

Simone Boccaccini, ex brigatista coinvolto nell’omicidio di Marco Biagi, è tornato in libertà dopo aver scontato la sua pena nel carcere di Alessandria. La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto da parte dei familiari di Biagi.

Condannato inizialmente all’ergastolo nel 2005 dalla Corte d’Assise di Bologna, Boccaccini ha visto la sua pena ridotta a 21 anni in Appello nel 2006, con la conferma della sentenza in Cassazione nel 2007. Complessivamente, l’ex brigatista avrebbe dovuto scontare 25 anni e 10 mesi, inclusi i 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva nel processo D’Antona. Tuttavia, il Tribunale di Sorveglianza di Alessandria ha concesso uno sconto di pena di dieci mesi, riconoscendo la buona condotta di Boccaccini.

Oggi, a 64 anni, Simone Boccaccini torna alla libertà dopo aver partecipato alla fase preparatoria dell’omicidio Biagi, avvenuto il 19 marzo 2002 a Bologna. A quel tempo, lavorava come idraulico per il Comune di Firenze e ricopriva il ruolo di sindacalista delle Rdb (poi radiato). Accusato di aver partecipato ai pedinamenti di Biagi nei mesi precedenti l’attentato, non ha mai sparato il colpo mortale, attribuito a Mario Galesi, ucciso un anno dopo in una sparatoria.

La notizia della sua liberazione ha profondamente colpito Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista ucciso. «Mi ferisce in modo profondo sapere che lui è adesso un uomo libero, ma non posso farci niente», ha dichiarato Lorenzo, esprimendo la sua amarezza per il sistema giudiziario italiano.

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