“U Ddirroccu”, tradizione e rito a San Pietro in Guarano
La tradizione millenaria del comune presilano cosentino torna il 16 agosto, portando con sé storia e cultura locale
Il 16 agosto, San Pietro in Guarano, un pittoresco borgo della presila cosentina, accoglie un’antica tradizione che affascina e coinvolge: “U Ddirroccu”. Questo rito ultracentenario mescola storia e leggenda, creando un evento unico che attira visitatori da tutta la regione.
Storia di un rito millenario
La tradizione di “U Ddirroccu” nasce nel cuore della comunità di San Pietro in Guarano. Il protagonista del rito è un fantoccio fatto di canne e carta pesta, portato in processione per le vie del paese il 16 agosto, giorno di San Rocco. Questo rito, dalle origini incerte, forse medievali, rappresenta una forma di purificazione e liberazione dal male. La figura del fantoccio simboleggia il male, che la comunità esorcizza e distrugge attraverso il fuoco, in un atto catartico di liberazione.
La leggenda narra che “U Ddirroccu” possa rappresentare un signorotto tiranno, forse di nome don Rocco, che oppresse il popolo. Non potendo sfidarlo direttamente, i cittadini costruirono un fantoccio in sua effige, che ogni anno subisce la stessa sorte: la distruzione mediante il fuoco. Altri racconti collegano “U Ddirroccu” a San Rocco, considerato un santo guaritore, capace di scacciare la peste e altre calamità.
Il rogo, simbolo di purificazione
Il momento clou del rito è il rogo dei fantocci, simbolo di malvagità e oppressione. Prima della distruzione, questi vengono fatti sfilare per le strade del paese, accompagnati dal suono dei tamburi e da una melodia creata appositamente per l’occasione, che aggiunge un’atmosfera mistica e coinvolgente. Il fuoco diventa così il mezzo attraverso il quale la comunità si libera del male, simboleggiando la dissoluzione del corpo e l’ascesa dell’anima verso il cielo.
Eventi e novità del 16 Agosto 2024
L’edizione del 2024 di “U Ddirroccu” presenta diverse novità. L’associazione omonima, con il supporto dell’amministrazione comunale e di vari enti, ha organizzato un programma ricco di eventi. Quest’anno, oltre alla tradizionale processione, si terrà un laboratorio per bambini, “Come si fa U Ddirroccu?”, con una premiazione nella piazza centrale del paese.
A seguire, il maestro Pietro Intrieri presenterà una nuova melodia tradizionale, “A Tarantella de U Ddirroccu”, seguita dalla proiezione del cortometraggio “Malevrusciatu, a leggenda de U Ddirroccu”, un altro tassello che contribuisce a rendere l’evento ancora più suggestivo.
Collaborazione e partecipazione
L’entusiasmo e la partecipazione della comunità sono elementi chiave del successo di “U Ddirroccu”. I commercianti locali e i cittadini stanno contribuendo attivamente, sia economicamente sia organizzativamente, per garantire un evento di grande rilevanza culturale e regionale. Dopo il rogo, il “Ddirroccu Moviment” animerà la serata presso il Pitty’s Pub, un’occasione per festeggiare la liberazione dal male in un’atmosfera conviviale.
Un appuntamento da non perdere
L’associazione “U Ddirroccu” invita tutti a partecipare a questa giornata speciale. L’atmosfera carica di storia, cultura e simbolismo, unita alla calorosa accoglienza dei cittadini, rende l’evento un’esperienza unica. Segui gli aggiornamenti sugli eventi per scoprire tutti i dettagli e vivere appieno la magia di San Pietro in Guarano il 16 agosto 2024.
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