venerdì,Ottobre 4 2024

Autonomia differenziata, la Chiesa boccia la legge spacca Italia. E il Vescovo (calabrese) di Napoli urla il suo no

La risposta di don Mimmo Battaglia alle polemiche per la raccolta delle firme pro referendum in parrocchia conferma la distanza tra Chiesa e governo sulla riforma Calderoli: «Allargherà il divario tra ricchi e poveri: il vero cambiamento si avrà quando tutti partiremo dal Sud»

Autonomia differenziata, la Chiesa boccia la legge spacca Italia. E il Vescovo (calabrese) di Napoli urla il suo no

Dopo l’attacco al referendum tocca alla Chiesa. Prima il governatore del Veneto Luca Zaia e il ministro agli Affari regionali Roberto Calderoli hanno messo nel mirino il quesito che punta ad abrogare la legge sull’Autonomia differenziata. Poi gli alleati di Fratelli d’Italia si sono scagliati contro il parroco della chiesa di San Giorgio Maggiore a Forcella, reo di aver promosso una raccolta di firme per il referendum abrogativo tra i banchi dei fedeli. 

Segnali di preoccupazione politica che Massimo Villone, costituzionalista e presidente del Comitato referendario, ricollega proprio «all’inattesa valanga di firme arrivata, online e ai banchetti, per il referendum sull’Autonomia differenziata. È l’improvvisa scoperta di trovarsi su un terreno pericoloso».

Anche per questo Fratelli d’Italia avrebbe tentato di montare il caso sul parroco napoletano, arrivando «a chiedere l’intervento della superiore autorità ecclesiastica, supponiamo al fine di imporre al colpevole una adeguata penitenza per cotanto peccato». La risposta arrivata dalla Curia napoletana chiarisce che non solo non può esserci una sanzione contro il parroco ma, addirittura, evidenzia la spaccatura tra il governo e la Cei sulla riforma Calderoli resta verticale. 

A riaffermare la propria posizione è il vescovo di Napoli, il calabrese (è nato a Satriano) don Mimmo Battaglia. Non ne saranno stati felici Marco Nonno e Luigi Rispoli, rispettivamente coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e vice. 

La sintesi della nota della Curia è tutta un programma: «La raccolta di firme non è stata autorizzata, ma i cattolici come tutti gli uomini hanno diritto di fare le proprie scelte». Per il resto, la diocesi si limita a sottolineare che «l’arcivescovo don Mimmo Battaglia ha già espresso chiaramente il suo pensiero sull’Autonomia differenziata, in linea con quello espresso dai vescovi».

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